Larghissima adesione all’iniziativa #spazzalodio che, lanciata dal comitato Da’ voce al rispetto, si è concretata in piazze virtuali, attraverso la condivisione di foto o video, e piazze reali con flash mob, che hanno avuto luogo a Bergamo, Catania, Livorno, Milano, Padova, Palermo, Parma, Roma, Taranto, Vicenza.
Se a Roma l’incontro in piazza del Pantheon, organizzato dal locale comitato di Agedo, ha visto partecipare anche la senatrice Alessandra Maiorino, vicecapogruppo M5s a Palazzo Madama, le consigliere regionali del Lazio Marta Bonafoni e Marta Leonori, la presidente del Municipio I Roma Sabrina Alfonsi, a Padova è stata Arcigay Tralaltro a portare in strada tante persone insieme col deputato Alessandro Zan (Pd), relatore della legge contro l’omo-lesbo-bi-transfobia e la misoginia.
Grandissima partecipazione, fra le altre piazze, anche a Livorno grazie all’impegno del locale comitato Agedo e a Bergamo, dove oltre al presidio organizzato dal coordinamento Pride che ha utilizzato sul posto scope vere e proprie, hanno manifestato anche Non una di meno ed Eliana Como, portavoce dell’area di minoranza della Cgil in risposta alle Sentinelle in piedi che, insieme alle associazioni del Family Day, hanno organizzato presidi contro il ddl Zan.
Risposta consimile è arrivata anche da I Sentinelli con il flash mob di Milano e da un gruppo di cittadini e cittadine, guidati da Luca Pedicini, a Benevento.
Giustamente Franco Grillini, presidente di Gaynet e direttore di Gaynews, ha commentato: «Negli ultimi giorni il tema dell’omotransfobia sta emergendo in maniera sempre più veemente, come testimonia una cronaca ormai quasi quotidiana fatta di aggressioni e violenze gratuite che solo gli omofobi non vedono.
Finora si sono tenute manifestazioni tra l’altro a Roma, Parma, Bergamo, Livorno. Mentre le piazzate delle “sentinelle” contro per lo più hanno visto una scarsa partecipazione non a caso quella che doveva essere la grande accolita in piazza del Popolo a Roma è stata annullata all’ultimo momento. Segno che l’omofobia politica non ha il sostegno dell’opinione pubblica e devono ricorrere a vere e proprie fake news per accusare la legge di essere liberticida, cosa assolutamente falsa. Il ddl Zan infatti non interviene sulla propaganda e quindi sulla libertà di espressione. Loro per libertà di espressione intendono libertà di odio e ingiuria, fatti inaccettabili».