Oltre 30 persone sono state fermate sabato a San Pietroburgo e a Mosca, mentre protestavano contro il disegno di legge, presentato il 14 luglio alla Duma e finalizzato a modificare il diritto di famiglia.
In linea con la recente riforma costituzionale, voluta da Putin e approvata per via referendaria il 1° luglio, sulla base della quale la carta ha recepito la definizione di matrimonio quale «unione tra un uomo e una donna», i parlamentari proponenti chiedono un divieto esplicito del matrimonio tra persone dello stesso sesso e adozioni per le stesse.
Inoltre, sulla scorta di quanto avvenuto in Ungheria, si vuole introdurre sul certificato anagrafico la dicitura «sesso di nascita» sì da vietare qualsiasi rettifica a livello documentale per persone transgender. Ciò significa che il dato anagrafico, registrato alla nascita, sarà immodificabile al pari del nome assegnato, per cui resterà proscritto quello d’elezione anche in caso di intervento di riassegnazione chirurgica del sesso o terapia ormonale.