La giornalista Monica Napoli, volto noto di Sky Tg24 per i suoi servizi sulle elezioni politiche in Spagna e su Lampedusa ma, soprattutto, per la determinazione e la franchezza nel fare informazione e replicare apertamente ad affermazioni sbagliate – tristemente celebre il richiamo dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini che, nel giugno dello scorso anno, l’aveva svillaneggiata irritato («Lei fa domande o fa politica? Se vuole fare domande si candidi con la sinistra e non faccia i comizi»), perché incapace di risponderle al rilievo sulle manifeste falsità circa la Sea Watch – è da qualche giorno sotto attacco di hater per il modo con cui sta raccontando lo scandalo della caserma Levante di Piacanza ma soprattutto per i relativi tweet a commento.
Per aver mosso osservazioni in merito a uno scandalo, che sta travolgendo l’Arma e che, come messo in luce dal senatore Gregorio De Falco, sta facendo emergere «l’atteggiamento “produttivistico” che da anni innerva l’azione di tutta la P.A. dall’alta dirigenza, giù giù fino al singolo impiegato e non risparmia nemmeno le forze dell’ordine», Monica Napoli è vittima di ingiurie, battute insultanti e commenti sessisti.
E così i giusti rilievi critici, basati anche su testimonianze di un certo modus agendi di agenti delle forze dell’ordine, diventano per qualche leone da tastiera «forti pregiudizi nei confronti delle forze dell’ordine» da parte di «chi preferisce stare dalla parte di clandestini e delinquenti, tipico di ogni giornalaio di sinistra che si rispetti». Oppure, «Sì, aveva ragione come sui migranti? Ahahaahhahah. Vada a fare politica nel Pd, come giornalista vale zero. L’unico elemento a suo favore è che è solo una delle tante che non sanno cosa sia la professionalità e l’imparzialità». O ancora, «Tale padre (e madre), tale figlia. Tutti messi male».
Capisco che chi scrive ha forti pregiudizi nei confronti delle forze dell ordine e preferisce stare dalla parte di clandestini e delinquenti, tipico di ogni giornalaio di sinistra che si rispetti
— Yukiomishima ??➡?? (@yukomishima2) July 23, 2020
Tale padre(e madre), tale figlia.
Tutti messi male.— Matteo BandiTO (@Alessio96098717) July 25, 2020
Inoltre, dopo il tweet in cui si spiega che il difensore del carabiniere Giuseppe Montella è l’avvocato Emanuele Solari, già candidato sindaco di Forza Nuova a Piacenza nel 2017, si moltiplicano le ingiurie anche via Messenger come quelle di un certo Zampella che, in un italiano del tutto sgrammaticato, prima le scrive: «Il Paese va a fondo perché è invaso da gente di merda (con la erre taroccata perché chissà forse qualcuno ti ha detto che si diventa meno brutte) come te… comunista mangiabambini del cazzo». Non pago, l’hater, al messaggio di Monica Napoli che annunciava una segnalazione alla polizia postale, ha replicato tra napoletano e italiano: «Cacam u cazz… Erre moscia taroccata».
Insiste, si vede che ha mangiato pesante anche ieri sera. #hatespeech #odioinrete pic.twitter.com/rO1da5yeuk
— Monica Napoli (@Monicanpl) July 26, 2020
Tanti gli attestati di solidarietà giunti a Monica Napoli, che ha ringraziato tutte e tutti con un tweet in tarda mattinata.
Grazie alle tante persone che mi stanno scrivendo, tante non le conosco. Grazie ai tanti colleghi che mi stanno scrivendo in pubblico e in privato. Grazie anche a quelli che non lo fanno per paura di esporsi. Il mondo è bello perché è vario. E ora, si denuncia e si va avanti.
— Monica Napoli (@Monicanpl) July 26, 2020