Pubblichiamo di seguito la lettera di associazioni e attivisti/e transgender pervenuta ieri alla nostra redazione:
In data 18 agosto su Latinaoggi.eu viene pubblicato un articolo dal titolo e dal contenuto molto opinabile se non addirittura fuorviante: Tomboy: il nuovo “gioco” pericoloso tra gli adolescenti. Il “gioco” descritto come pericoloso sarebbe il seguente: «Il sistema del “gioco” è molto semplice: ci sono delle ragazzine che si travestono da maschietti, corteggiano le coetanee e poi quando si tratta di dare il primo bacio o entrare in intimità, escono allo scoperto e svelano la loro identità, provocando una fortissima delusione in chi diventa la preda».
Non possiamo non notare come in questo articolo sia trattato in modo superficiale un tema molto più complesso che non è per niente un gioco, ma è l’identità di genere «delle ragazzine che si travestono da maschietti» o al limite il loro orientamento sessuale. Le ragazzine descritte potrebbero essere tanto dei ragazzi transgender in pre transizione, quanto delle ragazze lesbiche con un’espressione di genere maschile. Sono informazioni, che non abbiamo, ma non possiamo non notare quanto il vissuto di persone non allineate al binarismo di genere nella migliore delle ipotesi venga considerato un “gioco pericoloso”, sminuendone l’identità, se non addirittura invisibilizzandola.
Non crediamo che in questo articolo sia descritto “un gioco”, quanto, piuttosto che siano stati descritti in modo superficiale e fuorviante degli episodi che riguardano la vita privata e personale di alcune/i adolescenti, e fra questi uno dei più intimi, il coming out, ossia la dichiarazione della propria identità di genere o del proprio orientamento affettivo e sessuale alla persona che si sta corteggiando.
Non crediamo che nelle/nei protagoniste/i di questa vicenda ci sia il desiderio di ferire qualcuno/a, quanto piuttosto quello di trovare una persona che possa corrispondere un affetto, in questo caso, non corrisposto. Giornalisti e professionisti vari, prima di pensare al grande scoop, forse dovrebbero pensare ad approfondire i temi che raccontano, e magari studiarli un po’ di più, prima di avventurarsi in fantasiose interpretazioni.
Gender X, Asce Trans, Libellula, Mit – Movimento Identità Trans, Sunderam Identità Transgender Torino, Arcigay Antinoo Napoli, Atn – Associazione Transessuale Napoli.
Cristina Leo, assessora alle Politiche sociali, Pari opportunità e Politiche sociali del Municipio VII di Roma, Giovanni Guercio (avvocato), Antonia Monopoli (attivista transgender), Francesco Brodolini (attivista transgender), Laurella Arietti (attivista trasnfemminista).
Elia Bonci, Alessandra Quarto, Giulia Senofonte, Ginevra Di Spirito, Jessica Giorgia Senesi, Davide Amato, Alessia Argentino, Caterina Di Salvo, Electra Autunno, Costanza Pelissero, Marta Battaglia, Rebecca Rabiegi, Alex Zomparilli, Claudia Santucci, Giulia Capra, Rosalia Mavrakis, Asia Ernada Corsaro, Francesco Penna, Sara Fontanella, Sophie Ottone, Laura Piacenti, Gabriele Logozzo, Sharon Sansotta, Lorenzo Monzio Compagnoni, Valeria Pusceddu, Giulia Cattani, Christopher Bassi, Martin Dore, Chiara Caputo, Valerio Lucugnano, Leonardo Minuti, Sara Brendolin, Alexandra Ioana Gheorghe, Sara Beduschi, Martina Pastore, Carmen Nuzzo, Eleonora De Giovanni, Giulia Roberta Paonessa, Alex Marinelli, Andrea Vittori, Federico Di Virgilio, Fiorenzo Forcone, Antonella Giammatteo, Beatrice Valeri, Chiara Baldon, Wiktoria Szymanska, Silvia Ceccato, Sarah Carducci, Chiara Cervigni, Silvia Alfei, Aurora Sofia Stanganella, Elio Vago, Maria Luisa Iervolino, Valeria Attolini, Graziano Galvani, Ginevra Galvani, Giulia De Angelis, Giulia Tognetti, Orphelia Bibigia, Alessia Martina Vaduva, Sara Di Marco, Pezone Valentina Maria, Beatrice Mirebello, Alex Montalbano, Kyle Bertuzzo, Alessandro Cascio, Marcella Montella, Alessia Testa, Jaswinder Kaur, Aurora D’Auria, Patrizia Jansa.