Reimpasto nel governo Morawiecki con la nomina di Zbigniew Rau agli Esteri e di Adam Niedzielski alla Sanità, che ieri hanno prestato giuramento davanti al presidente della Repubblica di Polonia, Andrzej Duda. Niedzielski, che era presidente del fondo sanitario nazionale, prende il posto di Łukasz Szumowski, dimessosi il 18 agosto (il giorno prima aveva fatto lo stesso il suo vice Janusz Cieszyński) a seguito dello scandalo di presunte irregolarità nelle spese dei fondi pubblici per l’acquisto di mascherine e respiratori durante la prima fase della pandemia.
Professore ordinario di diritto all’università di Łódź, senatore del PiS dal 25 settembre 2005 all’11 novembre 2007, governatore del voidovato di Łódź dall’8 dicembre 2015 all’11 novembre 2019, deputato del PiS nella legislatura corrente con in carico di presidente della Commissione Affari Esteri del Sejm (Camera bassa del Parlamento), Rau è succeduto al moderaro Jacek Czaputowicz, dimessosi il 20 agosto dopo l’annuncio di rimpasto da parte del primo ministro.
L’attuale ministro degli Esteri, che, a differenza del suo predecessore ha scarse competenze in politica estera, è considerato un ultraconservatore ed è stato uno dei più forti sostenitori di Andrzej Duda nella recente campagna elettorale per le presidenziali, caratterizzata da una violenta propaganda anti-Lgbt. Rau è ben conosciuto per le sue posizioni omotransfobiche. Fece molto scalpore, nel settembre 2019, un suo lungo post sponsorizzato dal titolo Stop ideologii Lgbt. Stop “cywilizacji śmierci” (Stop all’ideologia Lgbt. Stop alla civilizzazione della morte, ndr), in cui accomunava de facto l’omosessualità alla pedofilia e alla zoofilia.