Il biologo molecolare Ivo Šegota (noto anche come autore del libro illustrato per bambini Moja dugina obitelj [La mia famiglia arcobaleno, ndr], che, finanziato dall’Ambasciata francese in Grecia, è stato edito in 500 copie alla fine del 2017) e il sociologo Mladen Kožić, unitisi civilmente nel 2015, sono diventati la prima coppia gay in Croazia ad aver ottenuto in affido due bambini. Ad annunciarlo il 6 settembre l’associazione Dugine Obitelji (Famiglie arcobaleno, ndr).
Si è così conclusa una battaglia durata tre anni per Ivo e Mladen, che nel 2017 avevano fatto domanda alle agenzie governative competenti per diventare genitori affidatari. Ai conseguenti rifiuti avevano fatto seguito i ricorsi in sede giudiziaria in un estenuante ping-pong tra enti sociali, tribunali e ministero Affari Sociali. Punto fermo del diniego l’esclusione di affido e adozione per le coppie di persone dello stesso sesso in quanto non contemplati dalla legge sulle unioni civili del 15 luglio 2014 (la quale invece prevede l’adozione coparentale. In Croazia è inoltre consentita l’adozione a single al di là dell’orientamento sessuale). Dal 1° gennaio 2019 è inoltre in vigore la nuova legge sulle adozioni, che, approvata dal Parlamento nel dicembre 2018, esclude esplicitamente le coppie di persone dello stesso sesso.
Ma il 20 dicembre 2019 è arrivata la prima vittoria per Ivo e Mladen, il cui ricorso è stato accolto dal Tribunale amministrativo di Zagabria: con sentenza definitiva sono state annullate le decisioni precedenti, compresi i rifiuti delle agenzie governative e del ministero. La parola fine è giunta il 7 febbraio 2020, quando la Corte Costituzionale, respingendo il ricorso del Centro per la Previdenza sociale, ha definito discriminatorie e, dunque, costituzionalmente inaccettabili le disposizioni escludenti «un determinato gruppo sociale in materia di affido».
Risultato non da poco in un Paese fortemente conservatore, in cui la maggior parte dei 4.200.000 abitanti è cattolica e la Chiesa esercita una forte influenza.
«Ivo e Mladen sono molto contenti dell’arrivo dei due bambini alcune settimane fa nella loro casa – ha dichiarato Daniel Martinović, presidente di Dugine Obitelji – . Questo ci fa sperare che il nostro paese possa ancora cambiare. Non c’è bambino che preferirebbe trascorrere la sua infanzia in un orfanotrofio anziché essere aiutato da adulti, compresi due uomini».
Martinović ha fatto sapere che Ivo e Mladen, come anche altre coppie di persone stesso sesso, sono pronti adesso a intraprendere una nuova battaglia per il riconoscimento del diritto all’adozione.