Emozione e profonda sintonia. Queste le coordinate lungo le quali si è svolto ieri in piazza San Pietro, al termine dell’Udienza generale, l’incontro tra Papa Francesco e 42 genitori credenti con figli Lgbti+.
A guidare la delegazione Mara Grassi e Agostino Usai, vicepresidenti dell’associazione Tenda di Gionata, che, nata il 18 marzo 2018 su sollecitazione del defunto presbitero marchigiano don David Esposito e grazie all’impegno dei volontari del Progetto Gionata, si configura come una realtà intraecclesiale finalizzata all’accoglienza, alla formazione e all’informazione di persone cristiane Lgbti+, dei loro familiari e di operatori/rici pastorali.
Mara Grassi ha consegnato al pontefice una t-shirt (con tanto di cuore dai colori arcobaleno e pericope impressa di 1Gv 4, 18: «Nell’amore non c’è timore»), alcune lettere accorate di mamme o papà di figli Lgbti+ e il volumetto Genitori fortunati. Vivere da credenti l’omosessualità dei figli, che, prefato da don Gian Luca Carrega, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura dell’arcidiocesi di Torino, raccoglie in 36 pagine «le testimonianze di genitori cristiani alle prese con la scoperta dell’omosessualità dei loro figli».
Alla vicepresidente della Tenda di Gionata, che gli aveva poco prima spiegato le finalità dell’associazione con l’auspicio che «la Chiesa possa cambiare lo sguardo verso i nostri figli, non escludendoli più ma accogliendoli in pieno», Bergoglio ha così replicato: «Certo, il Signore li ama così come sono, perché sono tutti figli di Dio. E anche la Chiesa li deve amare così come sono».