«Donna formidabile» e «titano della legge». Ha definito così Donald Trump l’iconica Ruth Bader Ginsburg, morta ieri a Washington, all’età di 87 anni, per un cancro metastatico al pancreas, con cui la giudice della Corte Suprema si era dovuta confrontare a partire dal 2009 dopo essersi precedentemente sottoposta a interventi e radioterapie per tumore ai polmoni e al colon. Eppure il magnate teocon, poco prima di essere eletto alla Casa Bianca il 9 novembre 2016, non aveva esitato a definirla «una che non ci sta più con la testa» a fronte delle dure critiche che la magistrata femminista gli aveva riservato.
Statement from the President on the Passing of Supreme Court Associate Justice Ruth Bader Ginsburg pic.twitter.com/N2YkGVWLoF
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) September 19, 2020
Architetta legale dell’emancipazione femminile nella seconda metà del secolo scorso, RBG (com’era popolarmente indicata negli Usa al punto tale che tale acronimo è stato utilizzato nel 2018 come titolo del biopic di Betsey West e Julie Cohen a lei dedicato) aveva dibattuto davanti alla Corte, negli anni ’70, una serie di casi che avevano gettato le basi e creato tutele istituzionali contro la discriminazione di genere sulla falsariga di quanto operato da Thurgood Marshall per le persone afromaricane.
Attentissima all’uso delle parole, adoperò costanemente il termine ‘genere‘ quando altri usavano ‘sesso‘, essendo quest’ultimo, a suo avviso, causa di confusione nelle corti. Non a caso Ruth Bader Ginsburg, già sposata e madre di Jane quando nel 1955 era una delle nove donne nella classe di 500 uomini del corso di giurisprudenza all’Harvard Law School, tenne da docente di processo civile alla Columbia University un corso su genere e legge e fu coautrice del primo libro scolastico sulla discriminazione di genere.
Cofondatrice nel 1970 del Women’s Rights Law Reporter, nel 1972 istituì il Women’s Rights Project per l’American Civil Liberties Union (Aclu), di cui fu a lungo consulente legale e componente del relativo consiglio di amministrazione.
Seconda giudice della Corte Suprema dopo Sandra Day O’Connor, Ruth Bader Ginsburg fu nominata a tale incarico da Bill Clinton il 14 giugno 1993 e confermata dal Senato il 3 agosto successivo con 96 voti favorevoli e soli tre contrari. In tale veste assurse a vera e propria paladina dei diritti civili e sociali: dall’accesso all’aborto al matrimonio egualitario, dalle tutele per gli immigrati all’assistenza sanitaria generale. Nota la sua frase: «Io dissento», che utilizzava quando argomentava in opposizione a decisioni della Corte Suprema per lei inaccettabili.
Numerosi i tweet di cordoglio che si sono susseguiti nelle scorse ore, tra cui quelli della presidente della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi, dell’ex segretaria di Stato Hillary Clinton, del sindaco di New York Andrew Cuomo come anche di Amnesty International Usa e dell’organizzazione per i diritti Lgbti+ Glaad.
Ruth Bader Ginsburg embodied justice, brilliance and goodness. Her passing is an incalculable loss for our democracy and for all who sacrifice and strive to build a better future for our children. pic.twitter.com/BufY4jXPR8
— Nancy Pelosi (@SpeakerPelosi) September 19, 2020
Justice Ginsburg paved the way for so many women, including me. There will never be another like her. Thank you RBG.
— Hillary Clinton (@HillaryClinton) September 19, 2020
NY’s heart breaks with the passing of Justice Ruth Bader Ginsburg.
During her extraordinary career, this Brooklyn native broke barriers & the letters RBG took on new meaning—as battle cry & inspiration.
Her legal mind & dedication to justice leave an indelible mark on America.
— Andrew Cuomo (@NYGovCuomo) September 19, 2020
“Women’s rights are an essential part of the overall human rights agenda, trained on the equal dignity and ability to live in freedom all people should enjoy.” – Ruth Bader Ginsburg pic.twitter.com/9vkJMb7AMk
— Amnesty International USA (@amnestyusa) September 19, 2020
Ruth Bader Ginsburg was a trailblazer during her entire career and stood on the side of LGBTQ equality during so many historic cases. This is a devastating loss and our hearts are with her family and loved ones. https://t.co/86oUkclg0R
— GLAAD (@glaad) September 19, 2020