Dal 1999, a partire da un’iniziativa degli attivisti americani Wendy Curry, Michael Page e Gigi Raven Wilbur, si celebra il Bi Visibility Day, giornata dedicata alla visibilità e all’orgoglio delle persone bisessuali. La ricorrenza intende sensibilizzare sulla realtà bisessuale e, più in generale, superare lo stretto dualismo etero-omosessuale ancora molto presente nell’immaginario collettivo. Alcune stime parlano di almeno quattro milioni di persone bisessuali negli Stati Uniti.
Negli ultimi anni sono state organizzate vere e proprie parate dell’orgoglio B: dal Guatemala all’India, dal Sud Africa alla Corea del Sud. In Italia il primo Bi Pride è stato organizzato, nel 2017, a Padova da Antéros Lgbti, dalla sezione padovana della Chiesa Pastafariana e da Aurelio Castro.
La bisessualità fa parte dei tre orientamenti sessuali (insieme a eterosessualità e omosessualità) e include tutte quelle persone attratte sessualmente e romanticamente sia dal genere maschile sia da quello femminile. Viene comunemente distinta dal concetto di pansessualità, una caratteristica dell’orientamento di quelle persone attratte da tutto lo spettro delle identità di genere (dalle persone cis-gender alle persone trans e non binarie).
La bisessualità non va confusa con i comportamenti sessuali, ovvero con le esperienze sessuali concrete che una persona può avere nel corso della vita. Nella scala Kinsey, le persone bisessuali sono individuabili, anche se in maniera non esaustiva, tra i livelli 2, 3 e 4.
Bisexual+ people are not half gay half straight. Period. Today and every day, let’s celebrate bisexual+ visibility and fight against monosexism. #BiVisibilityDay
Pubblicato da ILGA-Europe su Martedì 22 settembre 2020
Sui canali di Ilga Europe Bella Fritzpatrick, direttrice esecutiva d Network Shout Out, ha affermato che «ancora più che nel genere, c’è un binarismo forzato nell’orientamento sessuale. L’unico antidoto è la visibilità».