In un’intervista rilasciata il 24 settembre a Estadao il pastore presbiteriano Milton Ribeiro, che Bolsonaro ha nominato ministro dell’Istruzione il 10 luglio scorso (è il terzo a essere stato scelto quale titolare del dicastero dal presidente del Brasile in poco più di un anno di mandato, succedendo così a Ricardo Vélez Rodríguez e ad Abraham Weintraub), ha dichiarato che l‘omosessualità «non è normale» e che in un adolescente è originata da «un contesto familiare problematico».
«È importante – così Ribeiro – parlare di come prevenire la gravidanza, ma non incoraggiare le discussioni di genere. Quando il ragazzo avrà 17, 18 anni, potrà scegliere. E non è normale. La biologia dice che la questione del genere non è normale. L’opzione di un adulto di essere omosessuale la rispetto, anche se non sono d’accordo».
Ha quindi aggiunto: «A fronte di un pregiudizio è chiaro che è importante dimostrare che c’è tolleranza, ma normalizzarla e pensare che tutto sia giusto è una questione opinabile. Penso che l’adolescente che sceglie spesso di percorrere la via dell’omosessualismo viva in un contesto familiare problematico, basta fare una ricerca. Alcune sono famiglie disadattate. Il padre manca di attenzioni, la madre manca di attenzioni».
Le dichiarazioni di Ribeiro hanno subito sollevato critiche e reazioni tra associazioni Lgbti+ e parlamentari dell’opposizione. Il senatore Fabiano Contarato (Rede Sustentabilidade) e il deputato David Michael dos Santos Miranda (Psol), entrambi dichiaratamente gay, hanno apertamente attaccato Ribeiro: il primo ha chiesto al Supremo Tribunale Federale d’indagare il titolare dell’Istruzione per omofobia, mentre il secondo ha annunciato che farà causa al ministero.