Il 1° agosto è stata una data importante per la comunità Lgbtqi italiana in quanto il Coordinamento Torino Pride ha inviato il proprio dossier di candidatura per ospitare, nel 2021, l’Assemblea generale di Epoa (European Pride Organisers Association). Torino compete con Lisbona per l’assegnazione dell’Agm (Annual General Meeting) 2021. Gaynews ha incontrato Alessandro Battaglia, che per il Torino Pride ha coordinato la candidatura.
Di cosa si occupa Epoa e in che cosa consiste l’Agm?
Epoa è il network internazionale che riunisce le principali realtà europee nel campo dell’organizzazione di Pride e che organizza gli Europride. È stata fondata nel 1991 a Londra su iniziativa degli organizzatori dei Pride di Amsterdam, Berlino e Londra e, da quell’anno, è cresciuta costantemente fino a raccogliere le adesioni di oltre 90 organizzazioni attive in più di 30 paesi UE. L’assemblea è il più importante momento di incontro fra queste realtà ed è stata organizzata nelle più importanti città e capitali europee.
Questa candidatura è motivo di orgoglio per Torino?
Non solo per Torino ma per tutta Italia infatti non si tratta della sola candidatura della nostra città ma di tutta Italia. I più importanti pride italiani hanno aderito e hanno deciso di supportare Torino in questa difficile competizione con Lisbona.
Le istituzioni vi hanno supportato e perché secondo voi è importante che l’AGM si svolga a Torino?
Come già accaduto per altri progetti o battaglie, il Torino Pride, anche questa volta, ha avuto al suo fianco le principali istituzioni territoriali. Sono convinto che Torino possa contare su un dossier molto competitivo e, per questo, spero che la scelta possa ricadere sulla nostra città. Sarebbe importante, perché Torino senz’altro si è sempre distinta negli anni a livello nazionale nella lotta per i diritti delle persone LGBT e non solo, ma si trova in Italia e l’arretratezza del nostro Pese in questo campo è sotto gli occhi di tutti e tutte. Ci auguriamo di poter festeggiare il 15 compleanno del Torino Pride ospitando l’Assemblea Generale di Epoa ma anche se questo non dovesse avvenire porteremo a Lisbona tutta la nostra competenza e favolosità.