Riduzione dei ministeri da 20 a 14 (non a 12 come precedentemente annunciato da Jarosław Aleksander Kaczyński) e nomine dei titolari (unica donna Marlena Maląg, riconfermata ministra della Famiglia e delle Politiche sociali). Insomma, un gran rimpasto quello annunciato, mercoledì, dal premier polacco Mateusz Morawiecki, che sarà affiancato proprio da Kaczyński quale primo viceministro e supervisore delle politiche dei ministeri della Difesa, della Giustizia e degli Interni. Il leader del PiS sarà sempre più, dunque, il dominus assoluto della politica del Paese.
A spiccare tra i nomi, insieme con quello di Zbigniew Rau (già in carica come ministro degli Esteri dal 26 agosto e noto per aver accomunato, nel settembre 2019, l’omosessualità alla pedofilia e alla zoofilia), Przemysław Czarnek che sarà a capo del dicastero dell’Istruzione e della Scienza.
Deputato del PiS, giurista e docente presso l’Università cattolica di Lublino, Czarnek è stato denunciato per diffamazione a seguito di dichiarazioni rilasciate, in giugno, a TVP Info. Durante il programma Studio Polska aveva liquidato come idiozie le rivendicazioni dei diritti civili e affermato: «Queste persone [Lgbti+, ndr] non sono uguali alle persone normali».