Il primo ministro ungherese Viktor Orbán, che, a differenza di quanto avviene in Polonia, ha espresso raramente le sue posizioni contrarie su questioni Lgbti + (anche se, nell’anno in corso, si sono registrati nella Repubblica magiara preoccupanti segnali come il divieto di rettifica dei dati anagrafici per persone transgender), ha ieri attaccato il libro di fiabe Meseország Mindenkié (La terra delle storie è per tutti, ndr).
Pubblicato la settimana scorsa da Labrisz Leszbikus Egyesület e arricchito di splendidi disegni, il volume si compone di 17 racconti che, redatte da scrittori acclamati dalla critica o dilettanti, sono una rivisitazione di fiabe o leggende celebri attraverso personaggi appartenti a minoranze o categorie vulnerabili: disabili, ebrei, indigenti, Lgbti+, rom. Due delle 17 storie includono, nello specifico, una Cenerentola lesbica e un uccisore transgender di draghi.
Intervistato da Kossuth Radio in merito al libro, Orbán ha dichiarato: «L’Ungheria ha leggi sull’omosessualità, che si basano su un approccio eccezionalmente tollerante e paziente. Ma c’è una linea rossa da non oltrepassare: lasciate in pace i nostri figli». Il primo ministro ha quindi definito il libro un atto provocatorio. Oltre alle dichiarazioni è apparso di particolare gravità il silenzio di Orbán sulle intimidazioni di 15 neonazisti, che, sempre ieri, nella totale inazione della polizia, hanno interrotto la lettura delle fiabe, che due attori stavano facendo in un locale di Budapest nell’ambito di un evento online dedicato a bambine e bambini.
Sempre negli scorsi giorni Dóra Dúró, deputata dell’Assemblea nazionale e vicepresidente del partito nazionalista d’estrema destra Mi Hazánk Mozgalom, ha fatto pubblicamente a pezzi il libro quale mezzo di “propaganda omosessuale”. Tale gesto ha fatto sì che le prime 1500 copie siano andate esaurite in poche ore e siano stati effettuati più di 8.000 preordinazioni. Tantissime le star ungheresi della musica, del teatro e della letteratura che si sono chiaramente pronunciate a favore della pubblicazione.