È stata ieri incardinata presso la Commissione Pari Opportuità (IX) della Consiglio regionale del Lazio la legge recante Norme per promuovere l’uguaglianza e per prevenire e contrastare le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.
«Il testo approdato in Commissione – ha dichiarato Eleonora Mattia (Pd), presidente della Commissione – è la sintesi organica di quattro diverse proposte precedentemente presentate sulla discriminazione generata dall’orientamento sessuale e identità di genere, che ha riunito un gruppo di lavoro che ha lavorato alla stesura di una proposta unificata. La IX Commissione ha, pertanto, accolto il nuovo testo e, come da Regolamento, tra 15 giorni, inizieranno le audizioni che porteranno alla definizione della nuova legge regionale.
Nel testo spiccano la costituzione come parte civile della Regione Lazio nei processi per omobitransfobia, il sostegno a campagne di sensibilizzazione e il coinvolgimento delle Istituzioni nella battaglia contro il fenomeno. Come già avvenuto con la legge sul revenge porn, la Regione Lazio ancora una volta è in linea con il dibattito che si è aperto a livello nazionale e sarà tra le prime regioni a varare una normativa regionale sul tema».
Le quattro proposte di legge, confluite nel testo unico, erano state presentate da Italia Viva, Lista Civica Zingaretti (frutto del lavoro del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e altre associazioni del movimento Lgbtqi), M5s e Pd.
Contattata da Gaynews, la consigliera regionale Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti e componente della Commissione Pari Opportunità, ha dichiarato: «Avevo raccolto il testimone dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e da decine di sigle del movimento Lgbtqi già la scorsa legislatura. Ora la legge regionale del Lazio contro l’omolesbotransfobia inizia ufficialmente il suo iter.
Ieri infatti, in Commissione Pari Opportunità, abbiamo incardinato il testo base: in un momento cruciale e di fondamentale importanza – in cui in Parlamento si discute la legge Zan – ci siamo mossi con un grande lavoro di convergenza che vede l’allineamento di quattro proposte diverse, di una delle quali sono prima firmataria. Tutte unite nell’obiettivo di dare risposte concrete per l’eguaglianza e contro le discriminazioni, per affermare il diritto alla felicità di tutte e di tutti. Il prossimo passo ora sono le audizioni, fondamentale momento di partecipazione e ascolto. Poi gli emendamenti e via verso l’approvazione finale».