«Vola in alto più forte che puoi angelo nostro…sarai sempre nei nostri cuori». Sono queste le parole scritte sullo striscione innalzato durante la fiaccolata stanziale al Parco Verde di Caivano (Na) per ricordare Maria Paola Gaglione a un mese dalla tragica morte. Del decesso è accusato il fratello, contrario alla relazione sentimentale che la giovane intratteneva col giovane transgender Ciro Migliore.
Una fiaccolata, quella di ieri, percorsa da una tangibile emozione in un quartiere difficile, spesso al centro di episodi di violenza e marginalità sociale, a cui hanno preso parte attivisti e attiviste di Antinoo Arcigay Napoli. Insieme con loro abitanti della zona e poi amiche e agli amici di Maria Paola e Ciro, quest’ultimo ancora tramautizzato dalla tragedia che ha investito la sua vita.
Durante la manifestazione Daniela Lourdes Falanga, attivista transgender e presidente di Antinoo Arcigay Napoli, ha ricordato che la fiaccolata è venuta a cadere nella Giornata internazionale del coming out. Ha spiegato che si è trattato di una casualità. Casualità, che ha conferito un significato ancora più forte e profondo a un evento in cui si è ricordata la brutalità di un mondo ancora intollerante verso le differenze e la bellezza dei colori diversi.
Falanga ha, inoltre, ringraziato Rosa, la madre di Ciro, presente alla fiaccolata, a nome di tutte le mamme e i papà che sono accanto ai loro figli.
Ha quindi letto la lettera che Ciro ha scritto per Maria Paola: «Ti farei tornare, Paola, dandoti la mia vita. Vorrei stringerti ancora e vorrei che questo momento fosse uno dei tanti che ci regalavamo. Sei la parte migliore della vita, una luce che splendeva di libertà. Sono in un tempo fermo adesso e ancora credo che tu possa ritornare. Ancora penso di stringerti e di poter prendere da te i sorrisi e la speranza di quel mondo migliore in cui credevamo. La certezza adesso la trovo nel ricordo, nel grande ricordo di te che diventa presenza e sono convinto che questa presenza trasformerà tante persone e arriverà a tante prigioni: tu sei e sarai un faro per l’amore e per chiunque vorrà vivere la felicità».
Infine, un gruppo di persone amiche e partecipanti alla fiaccolata si è spostato sulla provinciale, dove Paola ha trovato la morte. Lì Ciro ha fatto porre, giorni fa, una lapide con l’iscrizione: «Correvamo solo verso la nostra libertà o almeno credevamo di farlo. Verso la nostra piccola ma grande felicità. Ovunque sarai, il mio cuore sarà lì con te».
Dopo aver posto dei fiori il giovane ha legato la lettera per Maria Paola ad alcuni palloncini bianchi, che, liberati nell’aria, hanno portato simbolicamente in cielo il suo messaggio d’amore.