Il Lovers Film Festival, che si svolgerà interamente dal vivo a Torino dal 22 al 25 ottobre 2020 presso la multisala del Museo Nazionale del Cinema, compie 35 anni. Fondata da Giovanni Minerba e Ottavio Mai, da questa edizione la storica rassegna è diretta da Vladimir Luxuria.
Il festival prevede 32 film in cartellone e un ricco parterre di ospiti. Ad inaugurare il festival, giovedì sera in Mole Antonelliana, l’icona del cinema Gina Lollobrigida. Venerdì sera, alle 20:15, la direttrice dialogherà invece con Matteo Garrone: alla serata parteciperà anche l’attore Daniele Gattano, che presenterà in anteprima il suo monologo inedito intitolato Fuori!. Sabato 24, alle 20.30 il regista e direttore artistico Luca Tommassini sarà protagonista del talk con Vladimir Luxuria Una vita in movimento, durante il quale sarà ripercorsa la sua carriera di successo internazionale da ballerino e coreografo attraverso i suoi video e film. Domenica, serata di chiusura, alle 20:15, saranno ospiti d’eccezione il cantante Achille Lauro e il deputato dem Alessandro Zan, relatore della legge contro l’omolesbotransfobia, che approderà nuovamente in Aula il 20 ottobre.
Abbiamo raggiunto la direttrice artistica per raccoglierne impressioni e valutazioni.
Vladimir, se dovessi descrivere in poche parole Lovers 2020?
Emozionante e resistente. Alle emozioni che questi film – lunghi, corti e documentari – già suscitano, si somma anche l’emozione di esserci riusciti. A fare il programma e a portarlo in sale sfidando la pandemia e i tagli di budget. Alla fine ci siamo e resistiamo grazie alla squadra e al Museo Nazionale del Cinema.
La tutela dei diritti delle persone Lgbti+ in Italia appare in regressione. Può un festival come Lovers contribuire al cambiamento? Alessandro Zan sarà vostro ospite. Con quale obiettivo?
Sono assolutamente convinta che ognuno di noi debba metterci del suo e contribuire alla costruzione di un mondo migliore senza discriminazioni. Le persone devono essere valutate per quello che fanno non per quello che sono. C’è la lotta e la militanza ma c’è anche l’arte. Spesso con i film si toccano le corde dell’emozione che magari altri tipi di battaglie non riescono a toccare.
Ho invitato Alessandro Zan nel momento in cui è calda la discussione sul suo disegno di legge perché credo sia necessario dargli un sostegno. Avremo un documentario struggente sul tema dell’omofobia intitolato “Welcome to Cecenia” e, legandoci al documentario, abbiamo pensato di dare un premio ad Alessandro Zan.
Gina Lollobrigida, Achille Lauro, Matteo Garrone, Luca Tommassini e Daniele Gattano, oltre ad Alessandro Zan, saranno ospiti del festival. Un parterre d’eccezione. Come hai selezionato gli ospiti
Ho dovuto fare affidamento ai miei contatti personali. Io ho sempre terminato tutti i miei rapporti – di lavoro e personali – con un sorriso e una stretta di mano, quando le strette di mano si potevano dare. Ho pensato a tre personaggi italiani ma di fama internazionale perché Lovers è un festival internazionale. Non potendo ospitare personaggi provenienti da altri Paesi a causa della situazione contingente, abbiamo voluto Gina Lollobrigida che ha lavorato con i più grandi e che può raccontare la storia del cinema hollywoodiano. Garrone, regista sorprendente molto apprezzato all’estero, e Luca Tommassini, che ha curato le coreografie di personaggi come Madonna. Con lui parleremo anche del ruolo della danza nel cinema.
Quali invece sono stati i temi più affrontati nei film selezionati?
I temi sono molteplici anche se quest’anno sono state prodotte molte pellicole che trattano il tema dell’immigrazione e del doppio dramma che vivono spesso gli immigrati Lgbti+. C’è anche la scoperta dell’identità sessuale nell’adolescenza. In cartellone c’è anche una commedia degli equivoci perché si può anche ridere di temi importanti senza sminuirli. E poi, ad esempio, si ride anche sull’Isis.