Si è svolta ieri sera in streaming la cerimonia di premiazione della quinta edizione dei Diversity Media Awards, gli “Oscar dell’inclusione”, ideati da Francesca Vecchioni nel 2016 e organizzati dalla no-profit Diversity, di cui l’attivista per i diritti civili è fondatrice e presidente. A condurre l’evento Melissa Greta Marchetto, mentre hanno partecipato in veste di ospiti J-AX, Heather Parisi, Tiziano Ferro, Malika Ayane, Salvatore Esposito, Jo Squillo, Pietro Turano, Vladimir Luxuria, Costantino della Gherardesca, Yoko Yamada, Immanuel Casto, Fabio Canino, Barbara Bonansea, Roberto Vecchioni, Marina Cuollo, David Blank, Drusilla Foer e Loretta Grace.
È andato a Emma Marrone il Premio di Personaggio dell’anno. Vincitori poi Propaganda Live come Miglior Programma tv, Mio fratello rincorre i dinosauri come Miglior Film italiano, La compagnia del cigno come Miglior Serie tv italiana, Euphoria come Miglior Serie tv straniera, Ordinary Girls (Radio Popolare) come Miglior Programma radio, Love people, not labels (OVS) come Miglior Campagna pubblicitaria, Fumettibrutti come Influencer dell’anno, Profilo di Venti come Miglior Prodotto Digitale, Berry Bees come Miglior Serie Kids.
«È stata un’edizione molto diversa dalle altre, ma siamo davvero felici del risultato. Abbiamo cercato – così Francesca Vecchioni – di trasformare il limite di non poter realizzare un evento dal vivo con tutto il calore e la partecipazione che questo comporta, in opportunità: il digitale ci ha permesso di raggiungere e avere con noi anche amiche e amici lontani, e giocare ancora di più con la creatività. Abbiamo ritenuto fondamentale, ancor di più quest’anno, celebrare chi nei media favorisce una rappresentazione valorizzante delle diversità, ed è per questo che il nostro grazie sincero è a tutte le nominate e i nominati: mai come ora infatti abbiamo bisogno di inclusione».
Durante la cerimonia di premiazione sono inoltre attribuiti, fuori concorso, anche i riconoscimenti all’informazione: Miglior Servizio tg a TG1 (per Divano, addio di Paolo Sommaruga), Miglior Articolo stampa quotidiani a Il Fatto Quotidiano (per Io survivor dell’esercito dei morti invisibili a firma di Maddalena Oliva), Miglior Articolo stampa periodici a L’Espresso (per L’Italia è omofoba di Simone Alliva) e Miglior Articolo stampa web a donnamoderna.com (E se la menopausa non esistesse? firmato da Elisa Venco).