In occasione del centenario della nascita di Touko Valio Laaksonen, universalmente conosciuto col nome d’arte Tom of Finland, l’autore, collezionista, gallerista Juerg Judin e lo scrittore e critico d’arte Pay Matthis Karstens hanno pubblicato per i tipi Skira un volume di pregio dedicato alla vita e al lavoro di colui che coi suoi disegni e illustrazioni omoerotiche ha influenzato la cultura gay del XX° secolo. Influenza esplicatasi alimentando sia la cosiddetta Leather Culture veicolata sul grande schermo da mostri sacri come Reiner Werner Fassbinder (Querelle de Brest) o William Friedkin (Cruising) sia il look in pelle adottato da artisti di fama mondiale come Freddie Mercury, Frankie Goes to Hollywood e, soprattutto, Glenn Michael Hughes, il leatherman (etero) dei Village People.
Intitolato Tom of Finland. Made in Germany, il volume di 212 pagine, che è in edizione bilingue (inglese-tedesco) ed è dal 10 dicembre nelle librerie, si compone di 150 illustrazioni dell’artista scomparso nel ’91 e approfonditi testi esplicativi dei menzionati co-curatori nonché di Alice Delage e Kati Mustola. Raccoglie inoltre conversazioni con Durk Dehner, l’uomo d’affari canadese con cui il disegnatore finlandese istituì nel 1979 a Los Angeles la Tom of Finland Foundation, e con l’imprenditore amburghese Michael P. Hartleben.
A impreziosirlo, infine, un facsimile del diario di viaggio tedesco dell’artista del 1955. Fu proprio la permanenza in Germania a ispirare la sua arte e a permettergli di tenere ad Amburgo nel ’73 la prima mostra. Le commissioni regolari di progettazione di poster e annunci per eventi gay nella grande città portuale tedesca gli permisero di lasciare l’occupazione di dirigente pubblicitario e avviare la sua straordinaria carriera artistica.