Un corteo d’auto attraverso il centro di Podgorica per l’ottava edizione del Montenegro Pride in tempi di Covid-19. A organizzarlo le associazioni Spektra, Nvo Juventas, Queer Montenegro e STANA.
La sede del ministero dell’Interno, alla cui guida c’è dal 4 dicembre l’attivista per i diritti umani Sergej Sekulović, è stato illuminata in serata con i colori dell’arcobaleno a sostegno della comunità Lgbti. «Il rispetto dei diritti umani e delle libertà senza discriminazione alcuna – ha twittato il ministero – sarà un serio impegno del nuovo governo».
Zgrada Ministarstva unutrašnjih poslova večeras je osvijetljena duginim bojama u znak podrške #prideweek i #LGBTIQ osobama.
Poštovanje ljudskih prava i sloboda, bez diskriminacije po bilo kojem osnovu, biće ozbiljan zadatak nove @VladaCG. ?️? pic.twitter.com/qmBzR41IXL— mupCG (@MupCg) December 20, 2020
Illuminato dei medesimi colori anche il Ponte del Millennio su iniziativa del sindaco socialista di Podgorica, Ivan Vuković, che su Facebook ne ha parlato in termini di omaggio a chi «ha incontrato se stesso, ha avuto il coraggio di accettarsi, è abbastanza felice da amare veramente e combatte con amore odio e pregiudizio».
Un clima indubbiamente diverso dalle precedenti edizioni, spesso accompagnate da reazioni e proteste. La prima parata, che ebbe luogo nel 2013, fu in particolare contrassegnata da violenti scontri tra polizia e contromanifestanti.
Se l’atteggiamento verso le persone Lgbti è alquanto mutato in Montenegro, il cui Parlamento monocamerale ha approvato il 1° luogo la legge sulle unioni civili, la società resta però divisa. Secondo il sondaggio del Centar za građansko obrazovanje | Demokratija se uči (Cgo), se il 47% della popolazione ritiene che i diritti delle persone Lgbti non siano rispettati, il 45% si è detto contrario alle pubbliche dimostrazioni di affetto tra persone dello stesso sesso. Molto forti in tutto il Paese,
In Montenegro, che è dal 2010 Stato candidato all’Unione europea, le elezioni politiche di agosto hanno posto fine a quasi 30 anni di potere del Partito Democratico dei Socialisti del Montenegro, il cui leader è il capo di Stato Milo Đukanović. La vittoria della coalizione dei tre principali partiti di opposizione Per il futuro del Montenegro ha visto il 4 dicembre l’insediamento di Zdravko Krivokapić come primo ministro. Un governo, il suo, di destra dall’orientamento filoeuropeista e cristiano-democratico.