Nella giornata di ieri a Padova, città natale del deputato dem Alessandro Zan, che alla Camera è stato relatore della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, è apparso uno striscione contro il provvedimento. Striscione, esemplato su quelli che sono solitamente realizzati da Forza Nuova e gruppi neofascisti, con la scritta basata sulla solita fake news di una normativa conculcante il diritto della libera manifestazione di pensiero: Ddl Zan quando l’opinione porta in prigione.
La risposta è arrivata dal Pd, che ha pubblicato sui social le osservazioni di Monica Cirinnà, responsabile del Dipartimento Diritti civili del partito. «A Padova è spuntato questo striscione. Non è un caso: quella è la città di Alessandro Zan, relatore della legge contro l’omotransfobia. Una provocazione vigliacca, e per altro basata su falsità; perché assieme allo striscione gli individui che hanno realizzato questa sceneggiata vorrebbero far credere che il ddl Zan imponga ideologie alle persone.
Nulla di più falso: la legge Zan protegge dalle discriminazioni. Protegge chi, per tanto, troppo tempo, non è stato adeguatamente protetto da vessazioni, insulti e spesso purtroppo anche violenze fisiche. Questa legge è una legge di civiltà. Le provocazioni come questa no».