Un 63enne monzese aggredito verbalmente e insultato quale frocio da due ragazzi mentre si trovava, il 16 dicembre, sul treno diretto da Milano Porta Garibaldi al capoluogo brianzolo. A darne notizia, il giorno di Natale, Brianza Oltre l’Arcobaleno.
Come raccontato dall’uomo nella denuncia sporta presso gli uffici monzesi della Polizia Ferroviaria in via Turati, un ragazzo dall’accento italiano, che portava un borsone, aveva insistito per vendergli delle calze. Al diniego del 63enne era partita in maniera continuata la domanda: «Ma sei mica frocio?». Un secondo ragazzo aveva iniziato a urlargli contro: «Frocio, frocio», minacciando di riprenderlo con uno smartphone e dire poi in rete di essere stato molestato, se l’uomo non gli avesse dato 100 euro.
Minaccia ripetuta nuovamente quando il treno è giunto in stazione, con i due che volevano impedire all’uomo di scendere se non avesse pagato la somma richiesta. Riuscitosi a divincolare, il 63enne ha potuto lasciare il treno per recarsi presso gli uffici della Polfer.
Nell’esprimere solidarietà alla vittima l’associazione Lgbti ha denunciato, insieme con il Partito Comunista dei Lavoratori (sezioni di Milano e sezione della Brianza) e con Cgil Monza e Brianza, «un aumento dell’aggressività e della violenza nel territorio locale e nazionale, chiedendo a gran voce che il ddl Zan venga urgentemente approvato e ben scritto, di modo che episodi di così bassa levatura sociale possano essere puniti seriamente, evitando che, anche in questo caso, le denunce siano solo tempo sprecato».