Il presidente della Camera Roberto Fico si è ieri impegnato a portare in Aula a gennaio il testo unificato che, sulla base delle proposte di legge presentate da Lia Quartapelle Procopio (Pd), dal presidente della Commissione Affari Costituzionali Giuseppe Brescia (M5s), da Alessandro Fusacchia (+Europa) e da Emanuele Scagliusi (M5s), istituisce una Commissione nazionale indipendente per la promozione dei diritti umani.
Come spiegato ieri dalla deputata Quartapelle, «è una proposta di legge sulla quale abbiamo lavorato con il governo (in particolare con la ministra Elena Bonetti e la viceministra Marina Sereni) e tante organizzazioni per la protezione dei diritti umani e con vari esponenti della società civile».
L’istituzione di un’autorità nazionale indipendente di promozione e vigilanza sui diritti umani in linea con i principi di Parigi è richiesta, come noto, dalla Risoluzione n.48/134, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1993 e votata anche dall’Italia. Eppure nonostante i ripetuti richiami da parte dei vari organismi di monitoraggio sia dell’Onu sia del Consiglio d’Europa il nostro Paese continua a essere inadempiente da 27 anni.
Come ricordava già il 14 dicembre Yuri Guaiana, presidente dell’Associazione radicale Certi Diritti e tra i principali promotori della campagna di +Europa per l’approvazIone in tempi rapidi della proposta di legge, «solo l’anno scorso un record di 41 Paesi hanno raccomandato all’Italia di istituire un’autorità indipendente sui diritti umani nell’ambito della Revisione Periodica Universale (Upr) all’Onu. In quell’occasione, il capo della delegazione italiana – il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano – ha formalmente preso l’impegno del governo d’istituire la Commissione nazionale indipendente entro il 2020. D’altra parte non era la prima volta che l’Italia si era impegnata in tal senso con atti formali e vincolanti, per esempio con i c.d. pledges compiuti in occasione della candidatura per l’elezione al Consiglio Diritti umani per i trienni 2007-2010 e 2011-2014. Impegni deplorevolmente rimasti disattesi, con grave pregiudizio all’attendibilità e autorevolezza del nostro Paese».
Facendo anche notare come circa rispetto dei diritti umani delle persone Lgbti «ILGA-Europe classifichi l’Italia al trentacinquesimo posto tra i 47 membri del Consiglio d’Europa (+2)”, Guaiana osservava che il nostro Paese «è l’unico Stato Membro dell’Unione Europea a non aver istituito neppure un embrione di organismo, nonostante varie segnalazioni per questa carenza: in particolare, il Rapporto dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali, pubblicato il 3 settembre 2020, e la prima relazione annuale della Commissione europea sulla situazione dello Stato di diritto nell’Unione europea, adottata il 30 settembre 2020».
Vivo plauso per le parole del presidente Fico sono state ieri espresse da Laura Boldrini (Pd), che ha dichiarato: «Mai come in questo momento storico-politico globale, segnato dalla crisi della pandemia, appare necessario mantenere alta la guardia sulla assistenza delle vittime e sul rispetto dei diritti umani in ogni Paese».