Vittima di discriminazioni omofobe a Palermo, sua città natale, e di vessazioni in famiglia perché gay. Quindi la drammatica esperienza della depressione e dei ricoveri in ospedale fino al rinnegamento da parte della madre, fervente geovista, che lo caccia di casa.
Ma quella del cantante 38enne Giuseppe Conti, in arte Jo Conti, è una storia che, come raccontata in novembre da Fanpage.it, è fatta anche di luci: il coraggio e la forza di reagire, di provvedere a sé trasferendosi nella vicina Monreale, di vivere orgogliosamente la propria omosessualità, di coltivare la musica, passione dell’anima, con tanto di personale casa discografica, la Sorridi Music.
Poi alcuni giorni fa la notizia che fa sobbalzare di gioia Jo Conti: ospite di Casa Sanremo, istituita nel 2008 quale punto di aggregazione per addetti ai lavori, artisti, produttori, giornalisti, TV, radio e partner commercial del festival canoro (la 71° edizione avrà luogo dal 2 al 6 marzo), si esibirà il 3 marzo al Palafiori con Madre non madre su parole e musica di Marco Trogi. Tratto dall’ultimo album autobiografico in spagnolo Soy solo yo, il brano è la versione originale di Madre nunca madre incentrato sul travagliato rapporto del cantante con la mamma e «dedicato a chi ogni giorno è costretto a lottare per essere semplicemente se stesso».