Nel pomeriggio di oggi, in cui si è concluso il secondo giro di consultazioni per Mario Draghi e ha avuto luogo, fra gli altri, l’incontro con Forza Italia guidata da Silvio Berlusconi, è arrivata da una esponente di peso del partito dell’ex Cav una chiara presa di posizione in tema di diritti Lgbt+ e di lotta all’omofobia.
Si tratta della senatrice Barbara Masini, capogruppo di Forza Italia nella Commissione straordinaria Diritti umani., che ha dichiarato: «In questi giorni determinanti per la formazione del nuovo esecutivo a trazione europeista si è fatto un gran parlare di economia e di rilancio del Paese. Giustissimo. Ma lo stesso presidente incaricato Draghi ha spiazzato tutti inserendo tra le sue priorità di governo la scuola, l’ambiente e il piano vaccini. Perché se è vero che la ripresa economica è fondamentale per superare questo momento di difficoltà, è altrettanto vero che non può essere l’unico interesse di un Governo che vuole pensare al futuro e alle prossime generazioni».
Masini ha quindi auspicato «che tanto il presidente Draghi, quando la sua squadra e i partiti che comporranno la maggioranza, Forza Italia in primis, si occupino di tutte quelle questioni passate in secondo piano in questi mesi di pandemia. L’accoglienza, gli ultimi, gli anziani, i bambini, il bullismo e il cyberbullismo, le discriminazioni, la parità di genere, il consolidamento dei diritti Lgbt+, la lotta alla violenza sulle donne e all’omofobia, sono tutti temi da cui ripartire per costruire il Paese del futuro. Non bastano soldi a pioggia, bisogna ripartire da una coscienza civica che ci consenta di essere sempre più pronti per affrontare le sfide più disparate».
Per Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa, pur non esistendo «paletti al lavoro di Draghi e la maturità della politica sta oggi nel riconoscere che queste priorità sono le priorità per il paese», è fuori discussione che il suo partito continuerà «a chiedere una gestione umana dell’immigrazione, diritti civili, avanzamento nei diritti della comunità Lgbt, legalizzazione della cannabis, ma lo faremo sostenendo senza se e senza ma, senza rinunciare alle nostre convinzioni, il governo Draghi perché è quello di cui l’Italia ha bisogno. Vogliamo inoltre corrispondere al coraggio con cui il Presidente della Repubblica ha fatto questa scelta e a quella di Draghi nell’aver accettato».
Dal fronte associazionistico, invece, dopo i comunicati che hanno ieri rilasciato Gaylib e Gaynet, si è oggi registrato quello di Arcigay, il cui segretario generale Gabriele Piazzoni ha fra l’altro affermato: «Ci aspettiamo che il Parlamento, anche in un contesto di maggioranza ampia a sostegno di un governo tecnico, rivendichi l’autonomia del potere legislativo e prosegua nell’’iter di approvazione di provvedimenti di cui i nostri tessuti sociali hanno un grande bisogno, a partire dalla legge contro l’omotransfobia. Rivolgiamo in particolare questo appello alle forze che sostenevano la vecchia maggioranza (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Leu e Italia Viva) e che ancora possono mettere assieme i numeri per raggiungere il traguardo dell’approvazione definitiva».