Si continua ancora a temere per la vita dei due giovani Lgbt+ ceceni Ismail Isayev (17 anni) e Salekh Magamadov (20 anni), che, fuggiti in luglio nella Russia europea grazie al supporto di Russian Lgbt Network, sono stati arrestati, il 4 febbraio scorso, da agenti delle forze speciali russe e rimpatriati forzatamente.
Attualmente trattenuti presso il centro di detenzione temporanea del distretto di Urus-Martan con l’accusa pretestuosa di collaborazione terroristica, Ismail e Salekh non hanno potuto finora incontrare legali e familiari. Cosa che ha spinto l’8 febbraio la Corte europea dei diritti dell’uomo a ordinare alla Russia l’adozione di misure urgenti nei riguardi dei giovani detenuti.
All Out ha lanciato una petizione al presidente degli Stati Uniti Joe Biden e al segretario di Stato Anthony Blinken chiedendo loro di «sollecitare immediatamente il governo russo affinché rilasci Salekh Magamadov e Ismail Isayev».
Il motivo di una tale raccolta firme, che in sole 24 ore ha raggiunto le 16.000 adesioni superando attualmente la soglia delle 20.000, è stata così spiegata a Gaynews da Yuri Guaiana, senior campaigns manager di All Out: «Nello stesso giorno in cui il presidente degli Stati Uniti Biden ha firmato un memorandum presidenziale che invita la diplomazia statunitense a fare di più per proteggere i diritti umani delle persone Lgbt+, Salekh e Ismail due persone Lgbt+ cecene, rispettivamente di 20 e 17 anni, sono state arrestate, riconsegnate alle autorità cecene e rimpatriate con la forza. Questo è un arresto illegale che mette questi due giovani in grave e immediato pericolo di ulteriori torture e persino di morte. Il presidente Biden e il segretario di Stato Blinken devono tener fede alla loro promessa di proteggere le persone Lgbt+ e chiedere immediatamente al governo russo che Salekh e Ismail siano rilasciati illesi».
Il 9 febbraio, fra l’altro, Ned Price, il primo portavoce apertamente gay del Dipartimento di Stato Usa, ha espresso preoccupazione per la sorte di Ismail e Salekh con un tweet, mentre l’altroieri, in Aula della Camera, Ivan Scalfarotto, deputato di Italia Viva, ha sottoposto all’attenzione del presidente del Consiglio Mario Draghi la drammatica situazione delle persone Lgbt+ cecene.
We are troubled by reports of two Chechen siblings in the LGBTQI+ community who were detained in Russia and returned to Chechnya on dubious “terrorism” charges. They reported torture during a previous detention, and we worry they may face additional abuse. #StandUp4HumanRights
— Ned Price (@StateDeptSpox) February 9, 2021