Il Parlamento europeo ha ieri discusso la proposta di risoluzione sulla proclamazione dell’Unione europea come zona di libertà per le persone Lgbtiq in reazione alle cosiddette “zone libere da Lgbtiq“, della cui denominazione oltre 100 regioni, distretti e comuni polacchi hanno iniziato a fregiarsi a partire dal marzo 2019.
Il progetto di delibera dal valore non vincolante, che sarà votato oggi, è stato presentato da 52 europarlamentari, di cui 6 del gruppo Ppe, 9 del gruppo S&D, 2 del gruppo Renew, 34 del gruppo Verts/Ale, 1 del gruppo The Left. Soltanto tre gli italiani, gli ex M5S Ignazio Corrao, Rosa D’Amato ed Elenora Evi, componenti del gruppo Verts/Ale.
Hanno espresso pieno supporto all’iniziativa anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ed Helena Dalli. La commissaria europea per l’Uguaglianza ha rilevato che «in diversi paesi dell’Ue, le persone Lgbtiq devono affrontare crescenti attacchi da parte di politici, religiosi e altri personaggi pubblici. L’Ue deve essere una zona di libertà per tutti noi, senza eccezioni».
Being yourself is not an ideology. It’s your identity. No one can ever take it away.
???️?The EU is your home.
The EU is a #LGBTIQFreedomZone pic.twitter.com/Kt3m6W6TL2— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) March 10, 2021
“The EU must be a freedom zone for all of us, without exception.” @helenadalli speaking during the #EPlenary debate on the declaration of the EU as a #LGBTFreedomZone ?️?
Download ??️➡️ https://t.co/9Z36Do2FQ1 pic.twitter.com/2qqcL9Gvor
— EP Audiovisual (@europarlAV) March 10, 2021
Secondo Terry Reintke, che appartiene al gruppo Verts/Ale ed è copresidente dell’Intergruppo Lgbt del Parlamento europeo, si tratta di «un primo passo. Sappiamo che le nostre vite sono ancora in pericolo, i nostri diritti limitati, la nostra libertà soffocata in troppi posti nell’Ue».
“Declaring the EU a #LGBTIQFreedomZone might only be a first step.
Our lives are still in danger, our rights restricted, our freedom brutally suffocated in far too many places in the EU.
But is *a step*.
We are many, we are everywhere and we are strong” @TerryReintke ?️??️? pic.twitter.com/wRPSe9DU1w
— Greens/EFA in the EU Parliament ? (@GreensEFA) March 10, 2021
Vari eurodeputati, che hanno ieri inscenato a Bruxelles una manifestazione davanti alla sede del Parlamento, hanno sottolineato il significato della proposta di risoluzione richiamando anche l’attenzione sul recente omicidio di David Polfliet a Beveren.
?? zone de liberté #LGBTQI
?️?Notre réponse aux zones LGBT free en PL
?️?Notre réplique à toutes les formes d’homophobie
?️?Un hommage à tous.te.s les victimes & survivant.e.s de crimes homophobes
?️?Une force qui nous uni
?️?Une condamnation sans détour du meurtre de #DavidPolfliet pic.twitter.com/Ki5hjqOd92— Saskia Bricmont ?? (@saskiabricmont) March 9, 2021
L’@Europarl_FR votera demain une résolution portée par mon collègue @Pierre_Ka pour faire de l’UE une #LGBTIQFreedomzone.
Les discriminations & l’homophobie n’ont pas leur place ni en Belgique ni en Europe. Mes pensées vont à la famille et aux proches de David Polfliet #Beveren pic.twitter.com/JhsBGjSEp1— Olivier Chastel (@OChastel) March 9, 2021
Una campagna social a sostegno della proposta di risoluzione è stata promossa dall’Intergruppo Lgbti del Parlamento europeo e rilanciata in Italia da +Europa e dall’Associazione radicale Certi Diritti grazie all’impegno di Yuri Guaiana. Tra i primi ad aderire anche il sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova.
?️??️⚧??
I diritti LGBTI sono i diritti e le libertà di tutte e tutti noi. Le persone LGBTI non sono un’ideologia. Sono orgogliosi cittadini e cittadine dell’Ue.
Con #PiuEuropa e @RenewEurope perché l’Europarlamento approvi la #LGBTIQFreedomZone europea #europefreedomzone pic.twitter.com/n8xhVa9opL— BenedettoDellaVedova???? (@bendellavedova) March 10, 2021