Dopo aver ritwittato le parole di condanna di Irene Tinagli, il segretario nazionale del Pd Enrico Letta è intervenuto direttamente sul caso dell’aggressione, di cui è stato vittima il 26 febbraio scorso l’attivista gay e rifugiato Jean Pierre Moreno per essersi baciato col compagno.
«Solidarietà e vicinanza a Jean Pierre – ha cinguettato – per l’intollerabile aggressione di Valle Aurelia. L’impegno del Pd contro l’omofobia e a favore del ddl Zan proseguirà con ancora maggiore determinazione. Basta!».
Gli ha fatto eco Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio ed ex segretario del Pd, che ha scritto su Facebook: «Due ragazzi picchiati per un bacio. Sembra incredibile ma è successo a una coppia gay pochi giorni fa a Roma. Hanno tutto il nostro sostegno. Ora subito la legge Zan contro l’omofobia. È tempo di un Paese più giusto per tutti».
Condanna anche da parte della ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, che ha parlato di «vile attacco ai danni di un ragazzo aggredito, a Roma, perché baciava il compagno. Questo ci ricorda quanto sia importante combattere ogni giorno e con ogni mezzo l’omofobia e ogni tipo di discriminazione e violenza».
Condanno fermamente il vile attacco ai danni di un ragazzo aggredito, a #Roma, perché baciava il compagno. Questo ci ricorda quanto sia importante combattere ogni giorno e con ogni mezzo l’#omofobia e ogni tipo di #discriminazione e #violenza.
— Mara Carfagna (@mara_carfagna) March 21, 2021
Rilanciando il video dell’aggressione, il deputato e portavoce di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha invece scritto: «Dedico questo video con immagini così orribili a tutti quei politici che insistono a dire che non c’è emergenza omofobia nel nostro Paese. La legge subito. Ora».
Dedico questo video con immagini cosi orribili a tutti quei politici che insistono a dire che non c’è emergenza #omofobia nel nostro Paese.
La legge subito. Ora.#diritti #DDLZan https://t.co/enm0tkI2Nd— nicola fratoianni (@NFratoianni) March 21, 2021
Per la senatrice pentastellata Alessandra Maiorino «l’aggressione omofoba di Roma è solo l’ennesima dimostrazione dell’esistenza reale del fenomeno, che qualcuno invece si ostina a negare o a ridurre a “normalità”. Questa è una normalità che uno Stato di diritto non può accettare. Che suoi cittadini e cittadine siano aggrediti, bullizzati e ridotti alla paura di essere sé stessi per via del loro orientamento sessuale o identità di genere è una cosa che uno Stato fondatore dell’Unione europea, quale è l’Italia, non può permettersi. Per questo come componente della commissione Giustizia al Senato, con il mio gruppo M5s, stiamo chiedendo a gran voce la calendarizzazione della legge contro l’omolesbobitransfobia. Ieri la Turchia ha scelto di uscire dalla Convenzione di Istanbul, perché propaganderebbe, tra l’altro, l’omosessualità, vista come disvalore e deviazione. Ecco, l’Italia sia baluardo a questo tipo di derive antiumane: approvi la legge in tempi brevi!».
A far sentire la sua voce anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che, senza accennare al tema omofobia, ha espresso «solidarietà e vicinanza ai due ragazzi vittime di un’aggressione alla stazione Valle Aurelia. Ogni forma di discriminazione e violenza va fermamente condannata. Episodi come questo rappresentano un’offesa intollerabile verso tutta la nostra comunità».
Solidarietà e vicinanza ai due ragazzi vittime di un’aggressione alla stazione Valle Aurelia. Ogni forma di discriminazione e violenza va fermamente condannata. Episodi come questo rappresentano un’offesa intollerabile verso tutta la nostra comunità.
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) March 21, 2021
Come prevedibile, i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, hanno giudicato negativamente i numerosi appelli alla calendarizzazione del ddl Zan col dire: «Non si strumentalizzino vili aggressioni come quella di oggi per fini politici. Ogni tipo di violenza e qualsiasi episodio omofobo sono da condannare fermamente e il nostro Codice penale prevede già condanne e sanzioni adeguate per chi compie simili orribili atti».