Il presidente della commissione Giustizia Andrea Ostellari (Lega) ha convocato per mercoledì 7 aprile, alle 14:00, l‘Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi per la programmazione dei lavori. La riunione dovrebbe avere come oggetto, tra le altre cose, la calendarizzazione del ddl Zan, già approvato dalla Camera il 4 novembre scorso.
E, mentre Lega e Fratelli d’Italia si ritrovano ancora una volta d’accordo nell’opporsi alla calendarizzazione in nome di un benaltrismo mai così à la page come in questi tempi di pandemia, ieri da Grasso a Cirinnà, da De Petris a Della Vedova è stato un coro unanime nel ribadire che l’approvazione definitiva del ddl è invece una priorità per l’Italia, segnata endemicamente da discriminazione e violenze verso le persone Lgbti+.
Pur ribadendo che «in questo momento il paese ha l’obiettivo principale di vaccinare gli italiani», il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ospite stamani di Radio 24, ha dichiarato che «il ddl Zan è una priorità parlamentare. Ci sono sempre stati confronti, abbiamo sempre trovato la quadra: la maggioranza ha un perimetro ampio con forze che hanno anche idee diverse su alcuni temi».