Anche Carlo Cracco in campo a sostegno del ddl Zan. Su Instagram lo chef stellato e personaggio tv ha scritto: «Lo so che il mio lavoro è fare il cuoco e stare tra pentole e fornelli. Ma ci sono volte in cui, quando si diviene personaggi pubblici, non ci si può tirare indietro. Specie quando si vedono lentezze o mancanze di fermezza nelle azioni di contrasto alle ingiustizie sociali nel nostro Paese. Ad esempio, in questi giorni, il Senato dovrebbe discutere la legge Zan, già approvata alla Camera, che vuole contrastare l’omofobia in Italia».
Cracco ha quindi spiegato: «Dico dovrebbe perché la legge è ferma da tempo e se ne ritarda senza motivo la calendarizzazione in Aula. Se il mio risotto resta troppo tempo lì fermo sul fuoco, o scuoce o brucia. Non vorrei si bruciasse anche la legge contro l’omofobia. Mandiamola in tavola subito».
Come già fatto da Fedez, Chiara Ferragni, Michela Murgia, Diego Passoni, Fabio Canino, per citare alcuni nomi, lo chef ha quindi invitato a sottoscrivere la petizione, che, lanciata da Da’ voce al rispetto (in collaborazione con I Sentinelli di Milano e Gaynet Italia) sulla piattaforma All Out il 23 marzo scorso, ha quasi raggiunto le 100.000 adesioni. «Questa la petizione – ha scritto Cracco – da firmare per poter dare il proprio contributo e far sentire la propria voce».