Mentre il discorso denuncia di Fedez al concertone del 1° maggio continua a essere oggetto di polemica, il leghista Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia del Senato, ha ieri annunciato all’Ansa che è pronto un testo del Carroccio finalizzato «a tutelare tutte le persone più vulnerabili, ampliando la sfera rispetto al testo Zan. Si prevede un’aggravante che aumenta le pene per tutti i reati commessi nei confronti delle persone più deboli». Il nuovo ddl, secondo Ostellari, darebbe «un contributo tecnico importante nelle parti in cui il ddl Zan viene criticato non solo dalla Lega ma anche da parte della sinistra e delle associazioni femministe».
Immediate le reazioni, tra cui quella del vice presidente dei senatori del Pd, Franco Mirabelli, che ha detto: «Quante parti in commedia pensa di poter fare Ostellari? Presidente di commissione, relatore di un ddl che non condivide ed ora presentatore di un ddl della Lega in contrapposizione al ddl Zan che, immagino cercherà di chiedere di incardinare con gli altri costringendo a bloccare nell’attesa il percorso dei ddl già calendarizzati. Siamo ormai in una situazione mai vista in cui il presidente anziché essere garante e accettare il voto espresso settimana scorsa vuole comunque impedire la discussione del ddl Zan. Altro che voglia di confrontarsi, la Lega ha preso in ostaggio la commissione Giustizia del Senato e ciò è inaccettabile».
Gli ha fatto eco la senatrice pentastellata e componente della Commissione Giustizia, Alessandra Maiorino, che ha dichiarato: «La Lega nell’ultimo mese si è scoperta europeista, si è scoperta ecologista, ora si scopre anche sostenitrice dei diritti Lgbt. Ci sembra un po’ troppo da credere. Per noi il testo base resta il ddl Zan, votato alla Camera a larga maggioranza. Se continuerà lo stallo in Commissione siamo favorevoli ad un accordo di maggioranza per portare il testo direttamente nell’Aula del Senato. Su temi come l’orientamento sessuale e l’identità di genere non ci si improvvisa. Ricordo che stiamo parlando di persone in carne ed ossa».