Mentre l’azzurro Lucio Malan annunciava ieri il deposito di un suo disegno di legge dopo quello dell’omologa di partito Licia Ronzulli, che è stato firmato, tra le altre, anche da Barbara Masini, Italia Viva, Liberi e Uguali, Movimento 5 Stelle serravano le file sul ddl Zan.
In una riunione tenutasi nel tardo pomeriggio, cui hanno partecipato Giuseppe Cucca per Iv, Pietro Grasso per LeU, Alessandra Maiorino per M5s, Franco Mirabelli e Simona Malpezzi per il Pd, si è deciso che si procederà con la discussione del testo di legge già approvato dalla Camera in Commissione Giustizia del Senato. Testo, cui sono stati abbinati, la scorsa settimana, altri ddl sulla medesima materia, presentati nel corso della legislatura vigente.
«Siamo tutti concordi – ha dichiarato Maiorino – che il testo su cui siamo pronti a confrontarci e discutere è il testo del ddl Zan. Queste tecniche dilatorie per distrarre l’attenzione, con la presentazione di altri testi, assolutamente non vanno bene». Le ha fatto eco ha detto Mirabelli col dire: «Siamo disponibili al confronto se si fa sul testo Zan, senza ostruzionismo e in commissione Giustizia, come da iter». La senatrice Maiorino ha spiegato che, in mancanza di confronto con le altre forze politiche e nell’eventualità di un ostruzionismo a oltranza, si è «pronti a portare, eventualmente, la legge alla calendarizzazione in aula qualora vedessimo che continuano queste tecniche».
Riferimento, questo, alla proposta già messa in atto lunedì dalla stessa senatrice pentastellata che aveva raccolto le firme necessarie, come da Regolamento del Senato, perché si portasse il ddl Zan direttamente in Aula dopo il superamento di un prefissato limite temporale ai lavori in Commissione Giustizia. Accolta da Iv e LeU, la richiesta è stata ieri momentaneamente accantonata a fronte di una mancanza di compattezza sul ddl Zan proprio all’interno del Pd.