Doppio caso di lesbofobia nel Napoletano, il primo avvenuto il 15 luglio ad Arzano, il secondo nel fine settimana sulla spiaggia di Capo Miseno nel Comune di Bacoli.
Ad Arzano due ragazze di 21 e 23 anni, che si stavano baciando in auto, sarebbero state avvicinate da un signore che, dopo l’aggressione verbale, avrebbe schiaffeggiato la ragazza più giovane. Il tutto nella piena omertà degli abitanti del quartiere. «Vi contatto – così una delle due vittime ad Arcigay Napoli – perché abbiamo bisogno di aiuto. Ho avuto la fortuna di innamorarmi di una bellissima ragazza. Stavamo in auto, nel solito vicoletto sotto casa e un signore con tanto odio e rabbia si è avvicinato urlando contro di noi e nonostante la mia risposta pacata, mentre la mia ragazza stava facendo partire l’auto per allontanarci, il signore mi ha aggredito con due schiaffi, minacciando di dar fuoco all’auto con noi dentro se ci fossimo ripresentati nello stesso posto».
A raccontare l’episodio avvenuto a Bacoli sono state anche questa volta le dirette interessate, Martina e Francesca, la seconda delle quali ne ha così riportato l’accaduto al consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli allegando anche un video a riprova.
«Si è avvicinato all’improvviso un signore – narra Francesca – che ci ha chiesto di andare via perché la nostra presenza suscitava dubbi a sua nipote che cominciava farsi domande. In realtà noi non avevamo dato vita a comportamenti osceni di alcun tipo, c’era stato solo un bacio anche molto casto e la bambina per quello che abbiamo notato noi, neanche ci aveva guardato ed era intenta a giocare. Ma il signore insisteva, voleva che ci allontanassimo e ha cominciato a sbraitare ma noi ci siamo rifiutate di andarcene. Sembrava essersi arreso quando l’uomo è ritornato, stavolta accompagnato da sua figlia, e ha cominciato ad attaccare noi e alcuni ragazzi che ci stavano difendendo». Come se non bastasse, «l’uomo anziano ha colpito un ragazzo con l’asta di un ombrellone mentre la donna ha preso a schiaffi il mio braccio dopo avermi lanciato diverse accuse, incolpandomi di cose mai fatte. Ad esempio, faceva continuamente riferimento alla mia nudità ma io indossavo un bikini, proprio come lei. Ci siamo sentite profondamente umiliate, non abbiamo fatto nulla di male, volevamo soltanto trascorrere una giornata al mare come qualsiasi altra persona».
Solidarietà alle due ragazze sono state espresse dal sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione e dalla presidente di Arcigay Napoli Daniela Lourdes Falanga, che ha dichiarato: «Questo doppio episodio di lesbofobia, unito ad un altro caso gravissimo di cui ci siamo fatti carico un mese fa, chiarisce come gli atti di omolesbobitrasfobia si verificano con maggiore frequenza, e quanto un clima sempre più ostile si fa sentire nel Paese. Per questo rivendichiamo l’urgenza della legge Zan, perché questi episodi vengano chiariti definitivamente come atti di violenza e negazione e puniti come di dovere».
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