Una splendida foto in bianco e nero che, postata ieri sui social, ritrae il segretario dei Trasporti Pete Buttigieg, primo omosessuale dichiarato a ricoprire un incarico ministeriale nella storia degli Stati Uniti, mentre guarda teneramente il marito Chasten Glezman e tiene tra le braccia, come il suo consorte, un bebè. Il motivo di tale intimità condivisa la nascita dei loro due gemelli, Joseph August e Penelope Rose, di cui lo stesso Buttigieg aveva dato notizia sempre via social il 17 agosto.
For some time, Chasten and I have wanted to grow our family. We’re overjoyed to share that we’ve become parents! The process isn’t done yet and we’re thankful for the love, support, and respect for our privacy that has been offered to us. We can’t wait to share more soon.
— Pete Buttigieg (@PeteButtigieg) August 17, 2021
Candidato alle ultime primarie democratiche per la corsa alla Casa Bianca e nominato, il 13 dicembre 2020, da Joe Biden segretario dei Trasporti (entrando in carica il 3 febbraio scorso dopo il via libera del Senato), Pete Buttigieg, eletto per la prima volta sindaco di South Bend nel 2011 a soli 29 anni, era stato riconfermato nel 2015 con l’80% dei voti dopo aver fatto coming out su un quotidiano. Il 16 giugno 2018 si è sposato, presso la cattedrale episcopaliana di St. James, con l’insegnante Chasten Glezman.
Ex riservista della Marina, reduce della guerra in Afghanistan e decorato al valore militare per l’impegno nella lotta al terrorismo, Buttieg aveva tentato nel 2018, ma senza successo, di diventare presidente del Comitato nazionale democratico. Dimessosi da sindaco di South Bend, aveva poi annunciato, il 15 aprile 2019, la sua candidatura alle presidenziali del 2020, per poi gettare la spugna il 1° marzo 2020 a favore di Biden.
Attaccato alcune settimane prima in ragione della sua omosessualità dal conduttore radiofonico conservatore Rush Limbaugh, aveva all’epoca incassato il sostegno di Donald Trump. Nel corso di un’intervista a Fox News il presidente aveva infatti così risposto alla domanda sull’eventuale diniego di qualche elettore di votare Buttigieg in quanto gay: «Io penso di sì. Ritengo che ci sarebbe qualcuno che non lo voterebbe. Ma io, ad essere onesto, non sarei tra loro».