«Una delle cose più vergognose mai diffuse nella storia della politica brasiliana». Così su Twitter è stato commentato il video pubblicato, il 28 ottobre, sul social network da Jair Bolsonaro e poi successivamente rimosso dallo stesso a seguito delle polemiche divampate.
Vi si vede un leone circondato da iene, che rispettivamente identificano, attraverso scritte sovrimpresse, il presidente del Brasile e i suoi assalitori: Partido dos Trabalhadores (PT), giornali come Folha de S.Paulo, movimento femminista, sindacati, Nazioni Unite, Tribunale Supremo Federale e comunità Lgbti.
In soccorso del leone ne arrivano altri più giovani, identificati come «patrioti conservatori», che disperdono le iene mentre scorre la scritta: «Sosteniamo il nostro presidente fino alla fine. E non attaccarlo! Già lo fa l’opposizione».
Você vacilou e perdeu o vídeo do SAFARI Bolsonarista, estrelando Jair Bolsonaro como o LEÃO BANGUELO.
Uma das peças mais vergonhosas já veiculadas na história da política brasileira. pic.twitter.com/1IIY17iSYR
— Hiena JMA da Via Insensata contra o Leão Banguelim (@jairmearrependi) October 28, 2019
Nel condividere il video Bolsonaro aveva pubblicato il messaggio: «Cile, Argentina, Bolivia, Perù, Ecuador… Più che la vita, la nostra libertà. Brasile sopra di tutto. Dio sopra di tutto».
Riferimento chiarissimo ai Paesi dell’America Latina, dove si sono registrate ultimamente tensioni politiche e proteste. Menzionata anche l’Argentina, dove domenica è stato eletto presidente il peronista Alberto Fernández. Bolsonaro, che tifava per il capo di Stato uscente Mauricio Macri, ha subito commentato: «Gli argentini hanno votato male».