«Il nostro Paese è quello dove la proponente della mozione approvata oggi, senatrice a vita della Repubblica, riceve oltre 200 messaggi d’odio al giorno. L’Italia è il luogo in cui, alle ultime elezioni europee, l’11,5% degli oltre 100.000 post, tweet e commenti monitorati dai nostri attivisti conteneva hate speech.
In queste stesse elezioni chi ha vinto ha speso quasi 130.000 euro per la diffusione di 58 post in cui la quasi totalità degli interventi erano offensivi o discriminatori nei confronti di rifugiati, religioni diverse e avversari politici. Tutto è stato documentato nel nostro Barometro dell’odio. Di fronte a questo imbarbarimento delle nostre relazioni, a questa violenza verbale che peggiora l’esistenza di tutti, non possiamo né restare silenti, né tantomeno astenerci».
A dichiararlo il presidente di Amnesty International Italia, Emanuele Russo, in merito all’approvazione in Senato della mozione Segre che istituisce la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Come noto favorevoli sono stati 151, nessun voto contrario e 98 astenuti.
Sulle astensioni, tutte registrate in seno al centro-destra, Russo ha si è così espresso: «Negli interventi ascoltati ieri in aula e, soprattutto, nell’enormità di coloro che si sono astenuti, non possiamo non pensare ai corsi e ricorsi storici, a una storia che si ripete.
Un passato che parla di esclusione e discriminazione, contro il quale dobbiamo opporre ferma e unita resistenza, usando un tema come il discorso d’odio, che avvelena il nostro dibattito politico, minaccia la crescita serena dei giovani, umilia le donne, i migranti, le persone Lgbt e chi professa una fede diversa da quella cattolica per perseguire obiettivi di ricerca di consenso politico».