Il 4 novembre il partito al potere Prawo i Sprawiedliwość (PiS) ha annunciato la candidatura dei tre nuovi giudici al Tribunale costituzionale, due dei quali ex parlamentari tra le proprie file. Mossa che per le opposizioni è un ulteriore indebolimento dell’autonomia del potere giudiziario.
Solo ieri la Corte di giustizia europea, pronunciandosi sul ricorso presentato, il 10 ottobre, dalla Commissione Ue contro il PiS, aveva dichiarato che la riforma della magistratura polacca introdotta nel 2017, prevedente il prepensionamento dei giudici e dei pubblici ministeri, viola il diritto dell’Unione europea e il principio secondo cui i giudici dovrebbero essere protetti dalla rimozione dall’incarico per motivi politici.
Nel frattempo continua da parte del PiS quella che appare una vera e propria occupazione della Corte Costituzionale. Già 10 dei 15 giudici, che la compongono, sono stati nominati dal partito di Kaczyński nella precedente legislatura. I tre candidati, che dovrebbero sostituire i giudici il cui mandato scade il prossimo 3 dicembre, dovranno essere approvati dal Sejm, Camera bassa del Parlamento, dove il PiS ha la maggioranza assoluta. Per cui il risultato è sin da ora inequivocabile.
Essi sono Stanisław Piotrowicz, Krystyna Pawłowicz ed Elżbieta Chojna-Duch.
Il primo nello scorso mandato al Sejm è stato a capo della commissione parlamentare della Giustizia e dei diritti dell’uomo. Come procuratore di Stato in epoca comunista si è fatto conoscere per aver perseguito penalmente, negli anni ’80, un attivista dell’opposizione e aver insabbiato un caso di molestie sessuali su minore da parte di un prete.
Pawlowicz, che negli anni 2007-2011 è stata giudice del Tribunale di Stato e nell’ultimo mandato al Sejm ha fatto parte della commissione parlamentare Gustizia e dei diritti dell’uomo, è nota per i duri attacchi all’opposizione e agli attivisti. In alcuni tweet del 2 novembre ha scritto che ambientalisti e difensori dei diritti delle persone Lgbti sono al servizio del «male».
Eko-ideolo-terroryści ZŁEGO wymuszają wbrew planom DOBREGO likwidację życia na Ziemi
Zwalczają biblijne „czynienie sobie Ziemię poddaną”,forsują sprzeczne z naturalnymi prawidłami nakazy utrudniające przeżycie całego ludzkiego gatunku.Utrudniają nam życie,pchają na zagładę…— Krystyna Pawłowicz (@KrystPawlowicz) November 2, 2019
L’accademica e avvocata Chojna-Duch, che negli anni 1994-95 e 2007-2010 ha svolto la funzione di sottosegretaria nel ministero delle Finanze e dal 2002 al 2010 ha fatto parte della Camera suprema di controllo, si è distinta, lo scorso anno, per gli attacchi pubblici a Lech Walesa, colpevole, a suo dire, di aver danneggiato la Polonia durante il mandato presidenziale negli anni ’90.
In risposta alle nomination Marcin Kierwinski, deputato di Platforma Obywatelska (Po), ha dichiarato: «Questa è la distruzione del sistema giudiziario polacco. I neo-nominati devono spegnere la luce nel Tribunale costituzionale indipendente».