Un intervento puntuale e circostanziato quello che Cecilia Malmström, commissaria europea per il Commercio, ha tenuto, nel tardo pomeriggio, alla plenaria del Parlamento di Strasburgo. Oggetto del suo discorso discriminazioni, violenze e incitamento all’odio nei confronti delle persone Lgbti in area Ue alla luce della inaccettabilità di fondo «che ciò avvenga ancora nell’Unione europea».
Malmström ha fatto soprattutto riferimento alla situazione polacca. «Qualsiasi forma di discriminazione, intolleranza o violenza basata su l’orientamento sessuale, l’identità di genere o i caratteri sessuali – ha dichiarato – va contro i valori fondamentali dell’Ue. La Commissione europea condanna fermamente gli sviluppi in Polonia contro la comunità Lgbti».
Ha quindi aggiunto: «Alcune autorità polacche hanno rilasciato dichiarazioni di vario tipo anti-Lgbt. Continueremo a controllare la situazione in Polonia perché questi incidenti non si ripetano. Questo genere di incidenti devono cessare all’interno dell’Unione europea».
Malmström non ha omesso di rilevare che, «mentre rilasciano dichiarazioni che non garantiscono il rispetto dei trattati europei», i polacchi «stanno ottenendo fondi di investimento dall’Ue. Sottolineiamo che è necessario rispettare il diritto dell’Unione».
.@MalmstromEU, quite clear:
“Any form of discrimination, intolerance or violence based on sexual orientation, gender identity or sex characteristics goes against EU fundamental values. @EU_Commission strongly condemns developments in Poland against LGTBI community” #EPlenary pic.twitter.com/lzG3yVqKaZ
— Pablo Pérez (@PabloPerezA) November 26, 2019