Transfemminismo, queer, xenofemminismo, cyborg, tecnologia, intersezionalità, violenza, sfruttamento, rapporti di potere, ecofemminismo, non binarietà, migrazioni, sex working, economia mutualistica, performatività, agire comunitario, affetti, disabilità, rapporto con i corpi, sessualità, lotta ai nuovi fascismi, globalità delle lotte, fat queer activism, media digitali, poesia.
Queste le molteplici e trasversali tematiche, di cui, sotto nuove prospettive, tornerà a occuparsi la 2° edizione di Lesbicx, prevista a Torino dal 6 all’8 dicembre. Una tre giorni nazionale lesbica, che segna un indiscutibile avanzamento e apertura mentale a fronte di storiche soggettività associazionistiche tanto blasonate quanto esangui e ricurve su dogmatiche posizioni proibizionistiche. E, per ciò stesso, incapaci al confronto, al dialogo, all’arricchimento culturale, che solo la costante messa in discussione di sé e la volontà di mettersi in ascolto rendono possibili.
Lesbicx è tutto questo e molto più di questo, come dimostrato dalla precedente esperienza bolognese e preannunciato dal ricco programma torinese, che si impernia intorno a tre ambiti principali: 1) Migranti e confini; 2) ZTL ossia Zona Trans Lesbica; 3) Poesia, cinema e tv.
Relativamente al primo, il cui momento clou sarà costituito dal panel Monomodelli tossici. Attraversare/abitare i confini, inventare nuove pratiche, la storica militante Roberta Padovano ne ha così illustrato gli aspetti: «Un confronto che intreccia ricerca e attivismo intorno a snodi della complessità della nostra epoca. Che rapporti ci sono tra soggettività lesbica e migrazioni? Tra femminismi e ecologismi? Perchè i monomodelli sono pericolosi e nocivi? Come smontare i meccanismi che trasformano, anche nei movimenti, le differenze in muri? Perchè è cruciale svelare la complicità dei nostri linguaggi con il razzismo, il colonialismo, lo sviluppismo?
Studiose nei campi della antropologia, storia culturale, scienze politiche, arti che coniugano i loro saperi con le pratiche proveranno ad aggiungere a questi, altri interrogativi come: Quali sono i confini che ci fanno sentire separate e quando il confine diventa una prossimità? Come le differenze etniche, culturali, di classe, possono sciogliersi e produrre terreno comune e quando le differenze ci rendono diffidenti se non ostili prima della conoscenza diretta? Di quali risorse dobbiamo dotarci per imparare ad ascoltare, sentire e darci il tempo per comprendere?».
Per la giornalista Elisa Manici, curatrice del panel dal geniale titolo ZTL, «allargare, anzi abbattere i confini dell’identità lesbica tradizionale, storicamente molto normativa, per non dire escludente, è una delle mission di Lesbicx. Finalmente è giunto il tempo in cui le donne trans non eterosessuali, lesbiche, bi o pan che siano, possono sentirsi a casa insieme a noi, in cui creiamo insieme un safe space in cui possa avvenire uno scambio vero, completamente scevro da isterie Terf, mi scalda il cuore e mi pare, nel suo piccolo, una cosa rivoluzionaria».
A occuparsi, invece, di poesia, cinema e tv l’intellettuale e attivista Paola Guazzo, che, in riferimento alla serata dedicata alla poeresia lesbica, ha dichiarato a Gaynews: «Sono particolarmente felice di aver raccolto voci di poete lesbiche contemporanee e di poterne coadiuvare l’autolettura la sera di venerdì 6, entrando io stessa in gioco con un testo. Un’eresia lesbica in versi. Alcuni testi di chi non può essere presente verranno letti da Carla Catena, inclusa una poesia di Marti Bas, poeta transgender torinese, che vorremmo commemorare così. D’altronde lo stesso titolo di Lesbicx #2 Torino, Non era previsto che sopravvivessimo, è il refrain della poesia Litania per la sopravvivenza della lesbica nera Audre Lorde».
Circa il panel su cinema e tv Guazzo ha parlato di interazione tra «addette ai lavori (una curatrice di festival, una realizzatrice di web serie, una sceneggiatrice e una produttrice). L’obiettivo è discutere sul presente della rappresentazione lesbica nel campo audiovisivo e individuare, interagendo anche con il pubblico, possibili idee per elaborare e produrre contenuti più soddisfacenti rispetto all’attuale panorama italiano».
Insomma, una laica peregrinazione tra spazi intersezionalmente lesbici con l’intento di costruire, come dichiarato dall’attivista Carla Catena, «una rete nuova. Lesbicx è un percorso in cui pensiamo e agiamo insieme, una rete che vorremmo possa essere leggera e forte, una rete in evoluzione. Penso e sento che questa rete in maniera spontanea, ma in sintonia, stia già crescendo. È la presa di parola collettiva che ha fatto il punto, già a Bologna sulla soggettività lesbica che è in divenire, aperta, fluida e potente.
Voglio ricordare anche io il livello culturale dei panel che si svolgeranno venerdì 6 e sabato 8, ma anche i lavori dei gruppi tematici e dell’assemblea di domenica che sicuramente ci porteranno a fare un grande passo avanti per la soggettivazione politica e l’evoluzione della rete Lesbicx».
Di seguito il programma dettagliato di Lesbicx #2, che, realizzato in collaborazione con Maurice Glbtq e con il sostegno del Coordinamento Torino Pride, gode del patrocinio del Comune di Torino:
Venerdì 6 dicembre
ore 16.00 – 17.30
L’apertura del cerchio: lesbiche migranti e native si raccontano.
Vite e lotte dall’intersezione tra lesbismo e migrazioni.
Ore 17.30
Presentazione Lesbicx #2
con Roberta Padovano, Carla Catena,
Paola Guazzo, Elisa Manici
ore 18- 20
Valerie, o la visione del margine.
La radicale critica di Solanas denuda i nessi tra denaro, potere, sesso e manipolazione ideologica.
con Margherita Giacobino e Denise Cappadonia
ore 20 -21
Cena a buffet vegetariano
ore 21
La nuova poeresia lesbica. Versi in libertà
Testi di Marti Bas, Martina Cappai Bonanni, Flavia Cidonio, Paola Guazzo, Paola Novaria, Valentina Pinza, Anna Segre, Sonia Zammitti
introducono Paola Guazzo e Sonia Zammitti
con la partecipazione di Carla Catena
ore 22.30
Selezione di cortometraggi a cura di Some Prefer Cake – Bologna Lesbian Film Festival
con Elisa Coco
Sabato 7 dicembre
ore 10
Presentazione della giornata
con Roberta Padovano, Carla Catena, Paola Guazzo, Elisa Manici
ore 10.15
Annable Sunday: nigeriana e lesbica in lotta
ore 11.00 -13.00
Monomodelli tossici. Attraversare/abitare i confini, inventare nuove pratiche
con Livia Alga, Saida Elgtay, Liliana Ellena, Paola Rivetti, Rahel Sereke detta Rachela
13.00-15.00
Pausa pranzo:
buffet vegetariano o lasagne
15.00 – 16.30
ZTL – zona trans lesbica
con Antonia Caruso, Valentina Coletta, Martu Palvarini
modera Elisa Manici
17.00-19.00
La fabbrica (lesbica?) dei sogni.
Addette ai lavori e spettatrici si confrontano su un immaginario in costruzione tra cinema e serie TV.
con Benedetta Caridi, Giulia Cerulli, Elisa Coco, Silvia Novelli
modera Paola Guazzo
19.00 – 21.00
Pizzata
21.00
lettura performativa a partire da Le Guerrigliere di M. Wittig
con Rachele Borghi
21.30
Mélo-Coton
concerto cabaret
22.30
Fran e i pensieri molesti
concerto
23.00 – 02.00
DJ set Polina DJ
Domenica 8 dicembre
Ore 10-13
Assemblea – Tavoli di discussione tematici
13-14
brunch
14-16,30
Assemblea plenaria