Tra i 15 eventi della Lange Nacht der Solidarität (Lunga notte della solidarietà, ndr), organizzati a Vienna dall’associazione Life+ in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, quello più significativo ha avuto luogo nello Stephansdom tra il 30 novembre e il 1° dicembre.
Nella storica cattedrale viennese artisti come Conchita Wurst, Andreas Schager, Chris Lohner, Cesar Sampson, Lidia Baich, Martin Haselböck, Sunnyi Melles hanno animato il concerto Believe Togheter alla presenza del cardinale arcivescovo Christoph von Schönborn, sulla cui ampia mantella nera sopra la veste talare spiccava il simbolico fiocco rosso.
Il porporato, allievo prediletto di Joseph Ratzinger e da questi più volte definito figlio spirituale, si è sempre distinto per il rigore teologico ma anche per le doti diplomatiche, l’apertura al dialogo e il grande rispetto verso le istanze delle minoranze, compresa quella Lgbti.
Già noto per aver dichiarato nel 1996, in piena epoca wojtyliana, che le persone affette da Aids possono utilizzare il preservativo come «male minore», il cardinale Schönborn destò enorme clamore quando decise di confermare alla guida del Consiglio pastorale della parrocchia di Stützenhofen un fedele dichiaratamente omosessuale.
Senza dimenticare le parole d’apprezzamento proprio per Conchita Wurst, che nel 2014 rappresentò l’Austria all’Eurovision Song Contest. In quell’occasione ebbe infatti a dire: «Ha portato al centro dell’attenzione un grande tema, un tema reale, soprattutto per persone come Wurst, costrette a subire ingiustizie, discriminazioni e cattiverie. Sono contento che Thomas Neuwirth con il suo nome d’arte Conchita Wurst abbia avuto un tale successo».
Non a caso il teologo gesuita Paolo Gamberini, firma de La Civiltà Cattolica, ha commentato su Fb: «Cardinal Schönborn con la Comunità Lgbt in Cattedrale .. anche lui partecipa al canto con Conchita Wurst. Piccoli passi sopra il Ponte dell’incontro».