Il ministero della Difesa del Regno Unito ha ieri dichiarato che la Royal Navy ha deciso di restituire a Joe Ousalice, veterano bisessuale licenziato per il suo orientamento sessuale, la medaglia ritiratagli nel 1993.
Originario di Southampton e oggi 68enne, Ousalice era stato in missione per 18 anni nell’Irlanda del Nord, in Medio Oriente e durante la guerra delle Falkland prima di essere costretto a lasciare la Marina dalla Corte marziale «per aver giaciuto con un marinaio». Fino al 2000 le persone Lgbti non potevano infatti prestare servizio nelle forze armate di Sua Maestà sulla base del Codice militare del Regno Unito
Come riferito dallo stesso ministero ad Afp, la medaglia di anzianità e buona condotta, che era stata ritirata nel ’93 a Joe Ousalice, gli «sarà restituita di persona», considerando la norma in questione «sbagliata, discriminatoria e ingiusta». Ritenendo che il veterano sia stato trattato in un modo «che oggi non sarebbe accettabile”, lo stesso dicastero ha aggiunto: «Per questo, ci scusiamo».
Sempre ieri la Liberty Human Rights Association, che ha rappresentato Joe Ousalice nella sua battaglia legale, ha rilevato come la decisione del ministero sia stata il risultato di una composizione amichevole. «Voglio che altri veterani Lgbti – ha dichiararo Ousalice – sappiano che non sono soli e che tutti meritiamo lo stesso riconoscimento».
In un’intervista, rilasciata a maggio alla Bbc, l’ex militare della Royal Navy aveva dichiarato di aver vissuto una doppia vita durante i suoi anni di servizio militare a causa della sua bisessualità. «Ogni giorno ho prestato attenzione – così alla Bbc – a ciò che ho detto, a quello che ho fatto».
L’attivista e cofondatore di OutRage!, Peter Tatchell, ha affermato che la restituzione della medaglia è un «passo nella giusta direzione», ma non sufficiente. «I soldati omosessuali – ha dichiarato – che sono stati licenziati meritano non solo il ripristino delle loro medaglie, ma anche un risarcimento finanziario per la perdita di reddito, alloggio e pensione».