Sarà Livorno, la città in cui è vissuto a lungo ed è morto, il 24 agosto 2018, Lindsay Kemp, a ospitare il Toscana Pride 2020. Ad annunciarlo in una nota il comitato organizzatore, che nel 2016 a Firenze, nel 2017 ad Arezzo, nel 2018 a Siena e nel 2019 a Pisa, ha portato in piazza più di 70mila persone.
«Nell’anno in cui si combatte una nuova grande battaglia di civiltà: l’approvazione di una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere – si legge nel comunicato – torniamo a manifestare il nostro orgoglio ma anche la nostra ribellione. Con la campagna social Mai più bersagli e il presidio sotto il municipio di Altopascio la comunità arcobaleno della Toscana ha dato una risposta collettiva alla gravissima aggressione omofoba avvenuta qualche giorno fa.
Abbiamo detto ai responsabili di quella violenza che se colpiscono uno colpiscono tutti. La verità che nessuno dice è che le cronache si sono trasformate in bollettini di guerra. L’omo-lesbo-bi-transfobia esiste e non è più un fatto isolato, riguarda la quotidianità di tantissime persone che si ritrovano ad avere paura e a non sentirsi al sicuro nelle loro case, nei locali che frequentano, nelle strade delle loro città».
Il tutto basato sulla convinzione che «le persone Lgbtqia+ abbiano il diritto di vivere da persone libere, godendosi i propri amori alla luce del sole. Non è un Paese civile quello in cui si è lasciati da soli e da sole contro chi utilizza l’odio come linguaggio e la violenza come pratica. I Pride servono anche a questo, a sentirsi parte di una comunità resistente che si impegna nella costruzione di un mondo senza discriminazioni E il Toscana Pride è oggi più che mai, la casa di tutte e di tutti».
Nato da un percorso politico intrapreso quattro anni fa da un’ampia rete di associazioni toscane, il comitato promotore è attualmete composto da Agedo Toscana, Arcigay Arezzo Chimera Arcobaleno, Arcigay Livorno L.E.D Libertà e Diritti, Arcigay Siena Movimento Pansessuale, Azione Gay e Lesbica (Firenze), Collettivo Asessuale Carrodibuoi, Associazione Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Famiglie Arcobaleno (Toscana), Ireos Comunità Queer Autogestita (Firenze), LuccAut (Lucca), Pinkriot Arcigay Pisa, Polis Aperta e Rete Genitori Rainbow.