Il 21 gennaio Gary Herbert, governatore repubblicano dell’Utah, ha firmato il provvedimento che rende illegali in tutto lo Stato le terapie di conversione o riorientamento sessuale su minori.
Viva soddisfazione è stata espressa dal deputato repubblicano Craig Hall, il cui disegno di legge in materia era stato così annacquato, lo scorso anno, alla Camera dei Rappresentanti da spingere lo stesso proponente a ritirarlo.
Già in novembre il governatore, annunciando l’imminente disposto messo a punto grazie all’ausilio di psicologi dell’Utah, aveva dichiarato di essere straziato dalle «storie di giovani che hanno subito le cosiddette terapie di conversione» e di essere contento di «aver trovato un modo per vietarle per sempre nel nostro Stato».
Un risultato, questo, ancora più significativo se si tiene in conto che è stato necessario l’assenso della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, che esercita un’enorme influenza nell’Utah. La maggioranza dei parlamentari statali e quasi i due terzi delle 3.100.000 persone ivi residenti sono infatti mormoni. Il sostegno della chiesa al divieto di terapia di conversione è stato subordinato all’assicurazione che esso non si applica a sacerdoti, consiglieri religiosi e familiari (genitori o nonni), purché non agiscano come psicologi o terapeuti.
Senza dimenticare che l’Utah è ritenuto lo Stato più conservatore degli Usa, dove dal 1968 in poi si è sempre votato per un presidente repubblicano e dal 7 gennaio 1985 il governatore continua a essere ininterrottamente di tale partito.
Ecco perché Troy Williams, direttore esecutivo di Equality Utah, ha potuto parlare, il 22 gennaio, di decisione storica. «Vogliamo ringraziare il Governatore Herbert e la sua amministrazione – ha dichiarato – per non aver permesso che questo problema venisse politicizzato. Ha visto quanto stava diventando polarizzante, e ha preso la decisione di consentire alla scienza di prevalere sulla politica. Ha mantenuto la parola per la comunità Lgbtq e gli siamo profondamente grati».
Equality Utah – Conversion Therapy Press Conference https://t.co/qPwU9iRMOc
— Equality Utah (@EqualityUtah) January 22, 2020
L’Utah è divenuto così il 19° Stato Usa a bandire le cosiddette terapie di conversione, dopo che, il 2 agosto 2019, il North Carolina aveva vietato l’uso di fondi statali e federali per una pratica totalmente screditata dall’American Psychological Association e dall’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry.