Una svolta importante in Arci nazionale, che ha accolto la segnalazione fatta, alcune settimane fa, al circolo di Bari e al responsabie nazionale di tesseramento da Mixed Lgbti. La dinamica associazione pugliese, fondata appena due anni fa e affiliata ad Arci, ha fatto notare come risulti sgradevole a persone transgender, che non hanno ottenuto la rettifica dei dati anagrafici, tesserarsi col nome risultante sul documento d’identità e non con quello di elezione.
«Non solo ogni giorno – aveva commentato giorni addietro Dilan Giannoccaro, attivista trans dell’associazione – mi trovo a dover affrontare situazioni in cui sono costretto a dover spiegare che per legge ancora non esisto nella mia identità, ma anche in un posto che ritengo la mia seconda casa, un posto che avrebbe dovuto tutelare la mia identità di genere, un posto in cui mi sono sempre sentito rispettato, addirittura anche qui la mia identità è stata calpestata, schiacciata dalla burocrazia».
Ieri una tale segnalazione è stato oggetto di uno specifico odg del consiglio nazionale di Arci, che è stato approvato con unanime applauso.
Arci nazionale si è impegnata ad attuare i seguenti provvedimenti, che saranno validi in ogni circolo a partire da ottobre 2020: 1) nome d’elezione sulla tessera associativa; 2) possibilità di iscrizione con il solo codice fiscale, al fine di non svelare il nome anagrafico; 3) dati anagrafici protetti nel portale.
Raggiunta telefonicamente da Gaynews, Valentina Coletta, portavoce politica del Mit – Movimento Identità Trans, ha dichiarato: «Un grande grazie per questa piccola ma significativa battaglia portata avanti da ragazze, ragazzi e ragazz* di Mixed di Bari. Ma anche grazie all’Arci nazionale per aver fatto questa scelta che va verso la piena inclusione delle persone trans anche all’interno dell’associazionismo, che non è strettamente Lgbti.
Quindi avere uno spazio politico d’azione non in quanto trans ma in quanto persona impegnata politicamente e, quindi, dare la possibilità alla persona trans di mostrare il proprio impegno politico al di fuori delle tematiche specifiche è sempre un grande passo verso il progresso».