Una proposta di riforma della legge 164 del 1982 «in materia di rettificazione di attribuzione di sesso». A lanciarla il Mit – Movimento Identità Trans, che col Partito Radicale fu promotrice, a partire dal 1979, dell’opera di sensibilizzazione all’approvazione della norma.
A poco meno di 40 anni da quel traguardo, che all’epoca fu ritenuto avanguardistico ma che oggi mostra limiti e criticità, la storica associazione torna a farsi voce delle esigenze delle persone trans al fine di garantire “la piena effettività del diritto all’identità di genere e all’espressione di genere».
«Prendendo a modello l’innovativa legge dell’Argentina del 2012 – si legge nel testo di proposta di riforma – in Belgio, Danimarca, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Norvegia e Portogallo i richiedenti la rettificazione vengono riconosciuti formalmente nel genere di elezione senza dover soddisfare alcun requisito, tranne quelli di forma o, in alcuni casi, un breve periodo di riflessione».
Quello della rettifica anagrafica sulla base della sola autocertificazione da parte della persona interessata «che la propria identità di genere non corrisponde al sesso attribuito nell’atto di nascita» è uno dei 10 punti che il Mit considera imprescindibile nella redazione di un pdl di riforma della 164.
Essi saranno illustrati con l’intero testo di proposta nel corso della conferenza stampa di presentazione che si terrà oggi a Bologna, ore 12:00, presso la sede del Mit (via Polese, 22) sotto la moderazione di Valentina Coletta, portavoce politica dell’associazione. A prendere la parola Porpora Marcasciano (presidente Mit), gli avvocati Matteo Bonini Baraldi e Giovanni Guercio, Gioele Hyland (presidente Gender X), Regina Satariano (presidente Consultorio Transgenere).
La proposta di riforma è stata sottoscritta da Atn – Associazione Transessuale Napoli, Azione Trans, Consultorio Transgenere, Gender X, Mixed Lgbtiq, Sunderam Identità Transgender Torino Onlus e, a titolo personale, da Giovanni Guercio, Ottavia Voza e dall’assessora alle Politiche Sociali del Municipio VII di Roma Capitale Cristina Leo.