Domenica le statue in cartapesta di una coppia di papà con in braccio un bambino sono state incendiate a Imotski, cittadina dell’entroterra della Regione spalatino-dalmata, durante la tradizionale sfilata di Carnevale. Il rogo, cui hanno assistito centinaia di persone, compresi molti bambini, ha suscitato un ondata di protesta in tutto il Paese.
Il presidente Zoran Milanović ha condannato l’accaduto, definendolo «un atto triste, disumano e completamente inaccettabile camuffato con le maschere delle feste di Carnevale» e ha chiesto agli organizzatori di scusarsi.
Dugine Obitelji (Famiglie arcobaleno, ndr) ha annunciato che presenterà una denuncia per «istigazione pubblica all’odio e alla violenza» durante il carnevale. Il presidente dell’associazione Daniel Martinović ha affermato: «Le orribili scene di Imotski non possono in alcun modo essere giustificate dalla tradizione del carnevale».
Ma ai media locali Milivoj Đuka, uno degli organizzatori del carnevale di Imotski, ha dichiarato: «Rimaniamo conservatori e attaccati alla tradizione. Un bambino dovrebbe essere affidato alle cure di una madre».
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Parole che sono suonate come una condanna della recente sentenza della Corte Costituzionale, che, il 7 febbraio, ha riconosciuto anche alle coppie di persone dello stesso sesso il diritto di essere genitori affidatari. La decisione è da settimane al centro di contestazioni in un Paese in cui la maggior parte dei 4.200.000 abitanti è cattolica e la Chiesa esercita una forte influenza.
A dispetto di ciò in Croazia è gradualmente migliorata la situazione delle minoranze Lgbti. Nel 2014 sono state legalizzate le unioni civili tra persone dello stesso sesso e riconosciute a tali coppie gli stessi diritti di quelle eterosessuali a eccezione dell’adozione.
Quanto succeso a Imotski richiama il rogo di Kaštela, dove durante i riti carnascialeschi del febbraio 2018 era stato bruciato un pannello rainbow recante su ambo i lati due cuori con le rispettive scritte Mama+Mama e Tata+Tata. Riferimento diretto al libro illustrato per bambini Moja dugina obitelj (La mia famiglia arcobaleno) che, realizzato da Ivo Šegota e finanziato dall’Ambasciata francese in Grecia, è stato edito in 500 copie alla fine del 2017.