Non si placa la polemica in Brasile per la sfilata che, ispirata alle parole evangeliche A verdade vos fará livre (La verità vi farà liberi, ndr), è stata inscenata, domenica 23 febbraio, dalla celebre scuola di samba Estação Primeira de Mangueira durante il terzultimo giorno del Carnevale di Rio de Janeiro.
Tema dei carri allegorici le possibili difficoltà e situazioni che Gesù dovrebbe affrontare se nascesse oggi in Brasile: nero, povero, donna, indio e Lgbt.
Cristo è stato così raffigurato quale vittima della violenza della polizia tra le persone nere e povere delle favelas, mentre su un altro carro è apparso, nelle vesti di un giovane indio dai capelli platinati, crocifisso tra simboli legati alla comunità Lgbt, alle donne e agli indigeni dell’Amazzonia. A raffigurare Gesù anche la regina della batteria, Evelyn Bastos, che, in vestito viola, incatenata e coronata di spine, non ha ballato.
Una critica inequivocabile a Bolsonaro e al suo governo, resa anche attraverso la scritta Bandido bom é bandido morto (Il buon bandito è il bandito morto, ndr).
Il primo ad attaccare la sfilata è stato proprio il presidente del Brasile, per il quale Mangueira «ha offeso le religioni».
Anche il ministro della Segreteria di Governo, Luiz Eduardo Ramos, ha criticato sui social la scelta compiuta dalla scuola di samba. «Sono un difensore della libertà di espressione, un valore importante nella democrazia – ha dichiarato su Twitter –. Ma come cristiano non credo sia ragionevole usare la figura di Gesù, figlio di Dio, nel modo in cui ha fatto la scuola di samba Mangueira. Indipendentemente da coloro che credono o no, si rispettino i cattolici e i cristiani».
Sou defensor da liberdade de expressão , valor importante na Democracia !! Mas como Cristão não creio ser razoável usar a figura de Jesus, filho de Deus da forma que a escola de samba Mangueira fez !! Independente dos que acreditam ou não, respeitem os Católicos e Cristãos !! pic.twitter.com/QYzDDaBTkh
— Ministro Luiz Ramos (@MinLuizRamos) February 25, 2020