Una testimonianza concreta di responsabilità e mutua solidarietà quella offerta da Omphalos Lgbti, che, nella presente fase emergenziale legata al Covid-19, ha deciso di mettere a disposizione delle istituzioni perugine i volontari e le volontarie di Servizio civile impegnate nell’associazione.
A renderlo noto, in una lettera indirizzata al sindaco Andrea Romizi, il presidente di Omphalos Lgbti, Stefano Bucaioni, che ha scritto: «In questo momento così impegnativo per il nostro Paese siamo convinti che sia dovere di tutte e tutti fare la propria parte per continuare ad assicurare, con responsabilità e consapevolezza, il proprio contributo quotidiano a favore della comunità.
Come ci ha recentemente ricordato il Dipartimento per le Politiche giovanili, la finalità principale del Servizio civile universale è la difesa non armata e non violenta del nostro Paese: in questi giorni, più che mai, i progetti di servizio civile attivi sui territori, possono rappresentare uno strumento prezioso per garantire quotidiano supporto e assistenza alla comunità, in uno sforzo comune di solidarietà e di partecipazione in grado di incidere positivamente sul bene della collettività.
Siamo quindi a segnalare la disponibilità dei volontari e delle volontarie di servizio civile attualmente impegnati presso la nostra associazione a prendere parte ad iniziative e attività, sotto il coordinamento delle istituzioni, volte ad assicurare assistenza e servizi utili alla collettività».
Raggiunto telefonicamente, Bucaioni ha dichiarato a Gaynews: «In questa fase difficile e complessa che il nostro Paese sta attraversando, crediamo sia nostro dovere metterci a disposizione della collettività e dare il nostro contributo.
Il terzo settore svolge questo importante ruolo tutti i giorni e l’associazionismo Lgbti, come la storia ci ha dimostrato, è sempre stato pronto a fare la sua parte, soprattutto in situazioni dove le persone già deboli e emarginate sono ancora più a rischio».