A causa dell’emergenza Coronavirus rinviati a data da destinarsi la Semana del Orgullo Lgbt e il suo momento culminante, ossia la parata, che si sarebbe dovuta tenere a Madrid il 4 luglio e che è notoriamente la più grande d’Europa.
A renderlo ieri noto il comitato organizzatore, composto da Federación Estatal de Lesbianas, Gais, Trans y Bisexuales (Felgtb), COGAM, Colectivo Lgbt+ de Madrid, y la Asociación de Empresas y Profesionales para Gays y Lesbianas de Madrid (Aegal), per il quale «la salute pubblica e la sicurezza delle persone sono la priorità».
La marcia dell’orgoglio Lgbti avrà luogo, come specificato nel comunicato, «quando ci saranno adeguate condizioni di salute pubblica e sicurezza e quando ciò sarà garantito dalle autorità sanitarie e dalle forze dell’ordine».
Il comitato ha quindi aggiunto: «Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a tutte le persone colpite da questa pandemia e alle loro famiglie. Vogliamo anche ringraziare per il lavoro, la dedizione e l’impegno il personale sanitario, la nettezza urbana, le forze dell’ordine e altre istituzioni, nonché tutto il personale di alimentari, trasporti, farmacie e infrastrutture di base».
Non senza un messaggio di incoraggiamento a tutte le persone della collettività Lgbti, «che la pandemia sta lasciando in una situazione di particolare vulnerabilità speciale, come quelle anziane, adolescenti con famiglie Lgbti-fobiche, sexworker, sieropositive, migranti irregolari o senzatetto» e per le quali sono state attivate una hotline e un servizio informazioni.
Appello alla responsabilità e segnale di grande maturità collettiva quelli che giungono dunque da parte del comitato organizzatore del Pride di Madrid, che ha anche sottolineato: «Ricordiamo che la comunità Lgbti è sempre stata particolarmente colpita e stigmatizzata, ma è riuscita a far fronte alle difficoltà con resilienza. Nel momento attuale rende pubblica la sua volontà e responsabilità collettiva per aiutare a frenare questa nuova crisi sanitaria». Crisi sanitaria che in Spagna, sulla base degli ultimi dati del ministero della Salute, vede 39.673 casi confermati di persone positive al Coronavirus e 2.696 decessi.