Sarà assegnato venerdì 8 settembre (alle ore 18.00) presso la Villa degli Autori di Venezia Lido il Queer Lion Award, istituito nel 2007 per volere del giornalista Daniel N. Casagrande e dell’allora direttore artistico della Mostra internazionale d’arte cinematografica Marco Müller non senza il fattivo sostegno di Franco Grillini.
Attribuito al “miglior film con tematiche omosessuali & Queer culture” e patrocinato dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, dalla Regione Veneto, dalla Città di Venezia e dall’università Ca’ Foscari, il riconoscimento fa parte del palmarès ufficiale dei premi collaterali alla prestigiosa rassegna cinematografica, giunta alla 74° edizione.
Nove i film in gara per il Queer Lion Award 2017, la cui assegnazione spetterà ai giurati Adriano Virone, Rich Cline, Daniel N. Casagrande sotto la presidenza di Brian Robinson, programmatore del London Lesbian and Gay Film Festival. La scelta sarà condotta sulla base d’un triplice criterio (contributo artistico, impatto sociale e impegno civile) tra tutte le pellicole queer presenti trasversalmente nelle sezioni della Mostra: Concorso, Fuori concorso, Orizzonti, Biennale College, Venezia classici, Giornate degli autori, Settimana internazionale della critica.
A concorrere saranno:
a) Una famiglia che, per la regia di Sebastiano Riso, affronta il tema della gestazione per altri e delle coppie impossibilitate ad avere figli (Italia, 105′).
b) Three Billboards Outside Ebbing, Missouri del maestro dello humour nero Martin McDonagh (Uk, 110′).
c) Ammore e malavita di Manetti Bros., che affrontano il tema dell’amore tra musica, azione e pallottole sullo sfondo dei vicoli e del golfo di Napoli (Italia, 133′).
d) Marvin che, per la regia di Anne Fontaine, esplora il tema della stigmatizzazione legata alla diversità e la costruzione dell’identità (Francia, 115′).
e) The Prince and the Dybbuk di Elwira Niewiera e Piotr Rosołowski, che offrono un docufilm sulla vita del produttore omosessuale hollywoodiano Mosze Waks (Polonia- Germania, 82′).
f) Martyr di Mazen Khaled, che incentra la sua attenzione su un gruppo di ragazzi di Beirut provati dalla tragica morte di un coetaneo, rivelativa delle divisioni interne alla città e alla società libanese (Libano, 80′).
g) Il contagio che, per la regia di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, presenta tra l’alternarsi delle vicende personali e familiari dei condomini d’una palazzina di borgata romana la relazione di Walter, professore e scrittore borghese, col giovane palestrato Marcello (Italia, 110′).
h) Les garçons sauvages (di Bertrand Mandico), i cui protagonisti sono cinque adolescenti che cambiano sesso e accettano il cambiamento come forma di erotismo. «Se Adinolfi la sera ha gli incubi, sogna questo film» ha dichiarato al riguardo Giona A. Nazzaro, delegato generale della Settimana internazionale della critica (Francia, 110′)
i) Team Hurricane di Annika Berg, che mescola elementi di fantasia con materiale documentario su ragazze dal differente orientamento sessuale (Danimarca, 94′).
Il Queer Lion Award 2017 sarà preceduto dal party d’apertura che avrà luogo, venerdì 1 settembre, nel parco dell’aeroporto Nicelli del Lido di Venezia e vedrà impegnato alla consolle Brian dj del Queever di Torino.
Sponsor della serata Prodigiodivino, che con i suoi vini Uvagina e Vinocchio sostiene da sempre iniziative legate ai diritti civili della comunità Lgbti. Parte dell’incasso sarà devoluto all’associazione MaiMa di Schio (Vicenza) per sostenere il relativo progetto finalizzato a prevenire il bullismo omofobico nelle scuole.