Un’altra struttura turistica pugliese chiude le porte alle persone Lgbti. Si tratta del Villa Maria Colavitti, ubicata nella frazione monopolitana di Gorgofreddo (Ba). Aperto ai disabili, ai fumatori e agli animali, il B&B è espressamente No Gay-friendly come si legge sul sito www.bed-and-breakfast.it.
A destare l’interesse su quest’ennesimo caso d’omofobia è stata l’avvocata Cathy La Torre che sul suo profilo Fb ha scritto: «Estate 2017, la moda è diventata specificare che si è NO qualcosa. Questo B&B è smoker friendly, handicap friendly ma NO LGBT friendly. Le coppie omosessuali NON sono gradite! Ogni giorno mi segnalate una struttura che non accetta la diversità. Quello che un tempo era indicibile ora viene addirittura codificato. Arriveremo anche a specificare quale pratiche sessuali non accettiamo nelle nostre strutture? Arriveremo a dire NO sesso friendly? O no onnivori friendly? La lista si allunga e di sto passo accetteremo solo chi è uno specchio delle nostre caratteristiche o delle nostre abitudini? L’unica notizia positiva è che ormai anche i trogloditi ignoranti sanno cosa significa LGBT!».
La motivazione d’una tale preclusione discriminatoria è sicuramente d’ordine religioso come porterebbe a credere la presentazione che di Villa Maria Colavitti fa il suo gestore: «Mi chiamo Michele e ho la fortuna di gestire il mio B&B in uno dei luoghi poù belli e suggestivi della Puglia. La casa è incastonata in un sistema collinare maestoso, noto come murgia dei trulli, che si rivolge al mare esattamente come un innamorato fa con la propria amata quando la guarda negli occhi. La breve distanza che li separa fanno un unicum paesaggistico di rara bellezza che permette all’ospite di godere l’incatevolezza delle colline (con i relativi vantaggi) senza rinunciare al mare e alle sue suggestioni.
Il paesaggio naturalistico che emerge da questo quadro delinea e stigmatizza i lati del mio carattere e delle mie passioni: una persona che ama vivere in armonia con la natura e con il creato la cui contemplazione porta ad adorare Il Signore, il vero autore di queste meraviglie».
Eppure meraviglia non poco il constatatare che il divieto di soggiorno a persone Lgbti non è affatto contemplato sui siti di strutture turistiche gestite da suore o ecclesiastici a Monopoli. Basti citare, ad esempio, il B&B San Giuseppe, ubicato in via Paolo Veronese e tenuto dalle Suore Pie Operaie di San Giuseppe.
Concretizzazione del pragmatico pecunia non olet o piuttosto adesione al dettato evangelico d’un’accoglienza da riservare a tutte e a tutti?